VENEZIA – Una rassegna di grandi interpreti – da Vittore Carpaccio a Jacopo de’ Barbari, da Antonio da Ponte a Vincenzo Scamozzi al Canaletto – che hanno progettato o raccontato quel punto nevralgico di commerci e di scambi che unisce le due sponde del Canal Grande, è al centro della videoproiezione che accende la struttura in pietra d’Istria del ponte di Rialto, a partire dal 5 dicembre. Si tratta del progetto, a cura di ETRA Comunicazione di Alessandro Toso Fei, “Natale di Luce 2020” che, grazie a un gioco di proiezioni e dissolvenze, racconta i 1600 anni di storia veneziana.
“Tradizione e innovazione sono le parole chiave di Venezia, tanto più per questo Natale 2020” – commenta il Sindaco di Venezia Luigi Brugnaro – “il gioco di proiezioni e dissolvenze che illumineranno il Ponte di Rialto vanno proprio in questa direzione. La Città, nonostante i mesi bui che sta affrontando, vuole ripartire e l’avvio, anche attraverso questa installazione, delle celebrazioni per i suoi 1600 anni, dimostra la sua forza resiliente. Per questo vedere uno dei simboli della città diventare protagonista di questo Natale rappresenta un importante omaggio alla storia di tutti i veneziani. Immagini che sicuramente faranno il giro del mondo per raccontare una città che continua a vivere e sarà pronta ad accogliere nuovi visitatori“.