VENEZIA – Esperte nel settore della Scienza della Conservazione del Patrimonio dell’Università Ca’ Foscari Venezia hanno siglato un accordo per lo studio e la conservazione dei murales del progetto The Wallà. L’obiettivo è salvaguardare le pitture murali che rischiano di deteriorarsi a causa del tempo e degli agenti atmosferici. “Le salveremo studiando la composizione e il comportamento dei prodotti usati dagli artisti,” spiegano gli esperti, aprendo nuove linee di ricerca nel settore della diagnostica dei beni culturali.
L’importanza della conservazione della Street Art
La questione della conservazione della street art è emersa per la prima volta a livello mainstream con le opere di Keith Haring. Il salvataggio delle sue pitture murali è stato affidato a un team di scienziati dell’Università di Pisa. Oggi, in Italia, si stima ci siano migliaia di artisti attivi nella street art, con solo una piccola parte di loro riconosciuti a livello internazionale.
I dipinti murali contemporanei sono realizzati con materiali sintetici commerciali, scelti per motivi artistici e non sempre per la loro durabilità. Questo comporta problemi di conservazione, come variazioni cromatiche e distacco della pittura. La sfida è comprendere la composizione dei materiali e sapere quali azioni conservative adottare fin dall’origine o in fase di restauro.

Il ruolo di The Wallà e Ca’ Foscari
Da oltre un decennio, l’Università di Ca’ Foscari studia i materiali della street art per comprendere il loro comportamento nel tempo. La professoressa Francesca Izzo e il gruppo di “Scienze per la Conservazione del Patrimonio Culturale” sono in prima linea in queste ricerche. L’apertura della quarta stagione del progetto The Wallà ha visto la firma di un protocollo di intesa tra l’associazione Collettivo Bocaverta APS, il Comune di Riese Pio X e Ca’ Foscari.
Il protocollo prevede l’invio di team di professionisti durante la realizzazione dei prossimi murales. Artisti come Tellas, Pixel Pancho, Franco Fasoli, Joys e Orion parteciperanno ai primi studi, programmati per quest’estate.
“The Wallà diventa così un progetto pilota non solo per la rigenerazione urbana, ma anche nell’ambito della conservazione delle opere murali all’aperto,” spiega Samuele Stocco, segretario del Collettivo Bocaverta APS.
Obiettivi del progetto
“Nell’ambito della collaborazione con The Wallà e il Comune di Riese Pio X eseguiremo delle campagne diagnostiche, coinvolgendo anche studenti in formazione,” afferma Izzo. “Studieremo i materiali usati dagli artisti e valuteremo le strategie di conservazione e manutenzione. Salvaguardare i murales sarà sempre più necessario nel futuro.”

Il cantiere a cielo aperto di Vallà, una frazione di Riese Pio X, sarà il luogo dove si svolgerà il progetto. Qui, negli ultimi quattro anni, sono stati realizzati 17 murales, attirando migliaia di turisti. Tra le opere più apprezzate, quelle di artisti di fama internazionale come EricailCane, Stenlex, Millo e Agostino Iacurci.
Un investimento culturale e sociale
Il Comune di Riese Pio X ha sostenuto il progetto The Wallà fin dall’inizio. La convenzione con Ca’ Foscari rappresenta un ulteriore tassello, dimostrando l’importanza di investire nella cultura, con ricadute sociali ed economiche positive.
Per maggiori informazioni e per conoscere le location delle opere e le biografie degli artisti: www.thewalla.it, Facebook, Instagram.