Una selezione di oltre cento opere restituisce la complessità del linguaggio creativo dell’artista andaluso, tra incisioni, ceramiche, fotografie e rarità inedite
NAPOLI –Un Picasso che sfugge alla retorica dei capolavori, che si sottrae alle tele e ai miti consolidati per emergere in forme inaspettate. È questo il volto che propone la mostra Picasso. Il linguaggio delle idee, allestita dal 10 maggio al 28 settembre 2025 nella Basilica di Santa Maria alla Pietrasanta – Lapis Museum. Un itinerario composto da oltre 100 opere tra ceramiche, incisioni, manifesti, fotografie e un solo dipinto, per restituire l’immagine di un artista inquieto, sperimentatore instancabile, profondamente immerso nelle trame della propria epoca.
Curata da Joan Abelló e Stefano Oliviero, la rassegna si articola in otto sezioni e segue due direttrici: da un lato, l’indagine sulle tecniche meno convenzionali frequentate da Picasso nel corso di oltre mezzo secolo di attività; dall’altro, il racconto delle relazioni, dei sodalizi e delle amicizie che hanno alimentato la sua inesauribile energia creativa.
Oltre la pittura: carta, fuoco, segno
Ceramiche realizzate negli anni Cinquanta a Vallauris, acquetinte, incisioni e manifesti di sue mostre testimoniano un desiderio costante di sconfinamento che trova nella materia una nuova possibilità espressiva. Dieci ceramiche, prodotte in collaborazione con Edition Madoura, mostrano come Picasso abbia saputo trasformare l’artigianato in linguaggio artistico autonomo, portando il fuoco della fornace nel cuore della sua poetica.
Accanto a esse, 33 stampe legate alla scenografia di Le Tricorne – balletto del 1920 per cui realizzò i costumi – e due after work evocano l’universo malinconico degli Arlecchini e dei saltimbanchi, figure emblematiche del suo “periodo blu”, specchio di una sensibilità inquieta che continua a interrogare il confine tra arte e vita.
L’uomo dietro l’artista: fotografie e amicizie
Una delle sezioni più intime dell’esposizione è dedicata al rapporto tra Picasso e i fotografi Edward Quinn e André Villers, che lo seguirono negli anni a Cannes e Vallauris, restituendo uno sguardo privato sulla sua quotidianità. Tra i 15 scatti esposti, spicca la celebre immagine in cui Picasso posa ironicamente nei panni di Braccio di Ferro (1957), sintesi perfetta di carisma e autoironia.
Non manca un focus sulle relazioni d’amicizia che hanno segnato il suo percorso umano e artistico. È il caso del dipinto Paesaggio lussureggiante (1930), recentemente attribuito ad Àngel Fernández de Soto, figura vicina a Picasso e ritratta dallo stesso nel Bevitore d’assenzio del 1903. L’olio su tela – unico in mostra – assume un valore simbolico all’interno di un’esposizione dominata dal segno, dal gesto e dalla sperimentazione.
Napoli, 1917: il ritorno di Picasso in una città amata
La scelta di Napoli come sede della mostra non è casuale: proprio qui, nel 1917, Picasso soggiornò in occasione dell’allestimento di Parade, collaborando con i Balletti Russi. Fu allora che entrò in contatto con la commedia dell’arte e con le maschere popolari italiane, tra cui Pulcinella, figura che avrebbe influenzato profondamente la sua estetica scenografica. Questo legame riaffiora nella sezione dedicata ad Arlecchino e ai saltimbanchi, presenze ricorrenti nei suoi primi anni parigini, tra malinconia e lirismo.
Un viaggio tra le forme del pensiero
Picasso. Il linguaggio delle idee non è una retrospettiva tradizionale, né tantomeno un omaggio agiografico. È piuttosto un’indagine sulle trasformazioni del pensiero creativo, sulla capacità di un artista di rendere ogni mezzo – ceramica, fotografia, stampa, amicizia – terreno fertile per la ricerca. Un percorso che restituisce il senso pieno di un’esistenza votata all’invenzione e all’irrequietezza del pensiero.
Vademecum
Picasso. Il linguaggio delle idee
Basilica di Santa Maria Maggiore – LAPIS MUSEUM
Piazzetta Pietrasanta 17-18 – Napoli
Dal 10 maggio al 28 settembre 2025
Dal lunedì al venerdì: ore 9:30 – 19:30
Sabato, domenica e festivi: ore 9:30 – 20:30
Intero weekend e festivi: 15,00€ ‒ Intero feriali: 13,00€
Ridotto in biglietteria: diversamente abili (art.3, comma 3, legge 104/1992); gruppi oltre 10 pax.: 10,00€ – Tutti i giorni
Ridotto in biglietteria under 14 anni, over 65, giornalisti con tesserino, universitari con tesserino, accompagnatori disabili (L. 104/1992): da lun. a ven.10,00€ e 13,00€ – ridotto weekend e festivi
Ridotto scuole: 5,00€
Biglietto Open: 17,00€ – Salta la fila; Gratuito: bambini fino ai 5 anni
Mob. +(39) 351 605 1103. Ticket al botteghino della mostra e online su ticketone.it