NAPOLI – A dieci anni dalla sua scomparsa e a settanta dalla nascita, Pino Daniele rivive attraverso Pino Daniele. Spiritual, una mostra senza precedenti ospitata nelle sale di Palazzo Reale a Napoli dal 20 marzo al 6 luglio 2025. Si tratta di un percorso espositivo che racconta la carriera di un musicista straordinario, esplorandone la dimensione più intima, il legame con la città e il profondo significato che la sua musica ha assunto per generazioni di ascoltatori.
“La musica – dichiara Massimo Osanna, Direttore generale Musei Ministero della Cultura – ha un intenso potenziale narrativo, proprio come tutte le arti che tradizionalmente abitano i musei. Pino Daniele, con il suo linguaggio unico, ha saputo rappresentare l’identità di una città, di una regione, di un intero Paese. Cantando la lingua di Napoli, l’ha trasformata nella lingua del mondo, mescolando il blues con le radici mediterranee, la musica nera con l’anima più autentica della sua terra“.
Spiritual celebra questa fusione e il legame profondo con Napoli, città di contrasti e armonie, dove la diversità diventa essenza stessa della sua musica, come nei versi: “Napul’è mille culure, Napul’è mille paure”.
Un’eredità che va oltre la musica
Pino Daniele è stato un cantautore capace di ridefinire il panorama musicale, un innovatore che ha saputo combinare il blues con la tradizione napoletana, dando vita a un linguaggio musicale originale. La mostra Pino Daniele. Spiritual restituisce il ritratto di un artista che ha fuso elementi musicali diversi in un’armonia irripetibile, in una visione artistica profondamente spirituale.

L’esposizione, curata da Alessandro Daniele e Alessandro Nicosia, promossa dalla Fondazione Pino Daniele con il Ministero della Cultura, Regione Campania e Comune di Napoli, propone un percorso fatto di documenti inediti, materiali audiovisivi, strumenti musicali, oggetti personali e ricostruzioni scenografiche. Ogni elemento esposto racconta un frammento della sua vita, dando vita a un mosaico che restituisce al pubblico l’autenticità e l’intensità del suo percorso artistico e umano.
Due percorsi, nove aree tematiche
La mostra si articola in due sezioni principali. La prima ripercorre gli anni della formazione di Pino Daniele, dal 1955 al 1977, e include la ricostruzione scenografica della Grotta, la sala prove in tufo dove il giovane Pino affinava il suo stile, e di un tipico club notturno della Napoli degli anni ‘70, ambienti che permettono al visitatore di immergersi nelle atmosfere in cui l’artista ha mosso i primi passi.
La seconda sezione, invece, attraversa la sua evoluzione dal 1977 al 2014, documentando le tappe fondamentali della sua carriera: gli incontri con musicisti di fama internazionale, le collaborazioni con artisti di ogni genere e le sue produzioni discografiche. Un viaggio attraverso decenni di musica, segnati dalla ricerca costante di nuove sonorità e dall’instancabile desiderio di innovazione.
Pino Daniele e il significato di Spiritual
Il titolo della mostra non è solo un riferimento alla musica “spirituale “che ha ispirato il blues, elemento centrale nella produzione di Pino Daniele, ma richiama anche il suo modo di vivere e di intendere l’arte. “La musica esprime socialità“, diceva l’artista: per lui non era solo intrattenimento, ma un mezzo per raccontare storie e per dare voce a chi non l’aveva.
Mio padre – spiega Alessandro Daniele, figlio dell’artista e co-curatore della mostra “Credeva nella forza della condivisione e nel valore dei legami umani, anche se spesso si chiudeva in una dimensione chiamata solitudine, che oserei dire essere un luogo comune, ‘spirituale’ e fondamentale nel quale ritrovarsi, anche insieme agli altri, per rafforzare il concetto di comunità“.
“Come diceva Pino Daniele – afferma Alessandro Nicosia, curatore e organizzatore della mostra – ‘La musica aiuta a vivere’. Queste parole, semplici eppure così profonde, racchiudono la sua convinzione che la musica sia un balsamo per l’anima, capace di dare forza nei momenti difficili e di unire le persone al di là di ogni barriera. Per lui, la musica non era soltanto un’arte, ma un linguaggio universale in grado di raccontare le gioie, le sofferenze e le speranze di intere generazioni”.
Napoli è sempre stata il fulcro della sua musica, radice e orizzonte della sua visione. La sua capacità di dare nuova vita alla tradizione partenopea attraverso linguaggi contemporanei ha reso il suo messaggio universale, in grado di attraversare epoche e confini senza mai perdere autenticità.
Un omaggio senza precedenti
Pino Daniele. Spiritual è un progetto culturale per entrare nel mondo di Pino Daniele, scoprendone le influenze, i pensieri e il metodo di lavoro.
“L’esposizione – rammenta Vincenzo De Luca, Presidente Regione Campania – è intima e familiare grazie alle scelte e alla cura della Fondazione Pino Daniele, presieduta dal figlio Alessandro, che ci permette di apprezzare un excursus originale e affascinante, inedito, «spirituale» come suggerisce il titolo“.
“Allestita in un luogo iconico della nostra città, Palazzo Reale, – sottolinea Gaetano Manfredi, Sindaco di Napoli – la mostra ci conduce in un viaggio di conoscenza verso l’artista ma soprattutto verso l’uomo, la sua spiritualità, la sua capacità di emozionare e far riflettere allo stesso tempo“.
L’esposizione è accompagnata da un catalogo edito da Silvana Editoriale, che raccoglie immagini, documenti e testimonianze per offrire uno sguardo completo sulla sua straordinaria eredità.
Vademecum
Palazzo Reale
Napoli – Piazza del Plebiscito, 1
Quando
20 marzo – 6 luglio 2025
Orari
ore 09:00 – 20.00
Info e prenotazioni
Prevendite
dal 25 febbraio
Catalogo:
Silvana Editoriale
Mercoledì chiuso
Ultimo ingresso 1h prima della chiusura
Biglietti
• Biglietto intero € 15,00
• Biglietto ridotto € 10,00
Riservato a over 65, under 26, gruppi organizzati composti da almeno 12 persone e massimo 20.
• Biglietto ridotto bambini e scuole € 6,00
Riservato a visitatori singoli dai 6 ai 14 anni, scuole in gruppo fino alla scuola secondaria di secondo grado.