MILANO – Pissarro. Il padre dell’Impressionismo, il film-documentario diretto da David Bickerstaff, arriva nelle sale italiane solo per due giorni, il 19 e 20 novembre.
Nato nel 1830 nelle Antille, Camille Pissarro scoprì la passione per la pittura da giovane, trasferendosi poi a Parigi, dove iniziò a formarsi artisticamente. All’età di 43 anni, riunì un gruppo di artisti innovativi e coraggiosi, con cui realizzò la prima mostra collettiva. Sebbene inizialmente disprezzata e dileggiata dalla critica, l’esposizione segnò la nascita del movimento impressionista, destinato a rivoluzionare l’arte moderna. Per i successivi 40 anni, Pissarro fu il punto di riferimento del gruppo, influenzando in modo significativo artisti come Claude Monet e Paul Cézanne.

Tra arte e storia: i segreti del documentario
Il documentario diretto da Bickerstaff ripercorre la vita e l’opera di Pissarro attraverso una narrazione coinvolgente con testimonianze, lettere intime dell’artista e preziosi documenti dell’archivio di Pissarro, conservato all’Università di Parigi.
Pissarro. Il padre dell’Impressionismo consente, inoltre, un accesso esclusivo all’Ashmolean Museum di Oxford e al Kunstmuseum di Basilea, due istituzioni che hanno dedicato importanti retrospettive al maestro impressionista.
L’Ashmolean, il più antico museo pubblico del Regno Unito, ospita una ricca collezione di opere e documenti di Pissarro, che il documentario utilizza per restituire una visione profonda e dettagliata della sua evoluzione artistica. La mostra che si è tenuta al Kunstmuseum di Basilea, invece, evidenzia il ruolo determinante di Pissarro nel plasmare l’arte moderna e nel dare forma al movimento impressionista.

Una figura complessa: l’uomo e l’artista
Il regista David Bickerstaff descrive Pissarro come un uomo appassionato e dedito al lavoro, con una spiccata sensibilità sociale e una vena anarchica. Le numerose lettere scritte dall’artista, ricche di riflessioni personali, costituiscono una fonte preziosa per comprendere il suo mondo interiore e il contesto storico in cui operava. Questi scritti rivelano anche il suo approccio sperimentale alla pittura, che ha contribuito a definire lo stile distintivo dell’Impressionismo.
L’eredità di Pissarro: la campagna francese e le strade parigine
Secondo Bickerstaff, ciò che ha reso Pissarro un precursore dell’Impressionismo è stata la sua capacità di rappresentare la campagna francese e le strade di Parigi, che sono diventate simboli della pittura impressionista. L’artista ha saputo cogliere la bellezza dei paesaggi e la vivacità urbana con una tecnica innovativa, influenzando profondamente lo sviluppo della pittura moderna.

“Sono grato all’Ashmolean Museum di Oxford e al Kunstmuseum di Basilea, che sono stati incredibilmente generosi nell’accesso alle loro mostre sul pittore, offrendo alle nostre camere molto tempo per soffermarsi sul suo lavoro in modo dettagliato. È difficile identificare l’opera più famosa di Pissarro, ma la cosa che mi è apparsa evidente durante la realizzazione di questo film è che è proprio la sua particolare e sperimentale rappresentazione della campagna francese e delle strade parigine ad aver definito ciò che oggi intendiamo per grande pittura impressionista. Non c’è da stupirsi che Pissarro sia stato definito “il padre” dell’Impressionismo” – ha sottolineato Bickerstaff.

I contributi degli esperti
A completare il documentario, vi sono infine i commenti degli esperti, come il curatore senior dell’Ashmolean Colin Harrison, la responsabile delle mostre Agnes Valenčak, il direttore del museo Alexander Sturgis, e il direttore del Kunstmuseum di Basilea Josef Helfenstein. Tra gli intervistati figura anche Claire Durand-Ruel dell’archivio Durand-Ruel di Parigi, che fornisce una prospettiva unica sulla figura di Pissarro sia come uomo che come artista.
L’elenco delle sale sarà disponibile a breve su nexostudios.it.