ROMA – Basato sulla pièce teatrale “Modigliani” di Dennis McIntyre, “Modì. Tre giorni sulle ali della follia” segna il ritorno alla regia di Johnny Depp, a venticinque anni da “The Brave”. Il film descrive tre giorni della vita del pittore, nel 1916 dilaniato dalla guerra, senza esigenza di esattezza biografica da parte di Johnny Depp che, come ogni narratore, preferisce raccontare ciò in cui può identificarsi e inconsciamente riflettere se stesso.
“Modì” è soprattutto teso a decodificare la sofferenza e la ribellione dell’artista di fronte a un mondo che non lo accoglie, aprendo con un Modigliani (Riccardo Scamarcio) violento che a Parigi, al Café le Dome da lui frequentato, inscena contro avventori ricchi e conformisti una protesta che fracassa le vetrine.

Con il protagonista ci sono i colleghi e amici Chaim Soutine (Ryan MacParland) e Maurice Utrillo (Bruno Gouery), che condividono lo stesso caseggiato, la miseria, il consumo di alcol e di assenzio sino all’autodistruzione. C’è Beatrice Hastings (Antonia Desplat), scrittrice e critica d’arte britannica, con cui Modì aveva una travagliata relazione.
Protagonisti sono anche i quadri di Modigliani, la passione per la pittura è in tutto il film: lavoro, senso della vita, dannazione dell’artista bohémien. Antonia Desplat, nei panni della prima musa dal lungo collo e dal corpo lanceolato, è somigliante. Il personaggio di Chaim Soutine è ritratto mentre lavora alla famosa tela del bue squartato, di cui aveva portato in casa la carcassa puzzolente suscitando la protesta dei condomini.
E poi il giro di quelli che, alla ricerca di un affare economico, frugavano con estrema prudenza tra le opere. Leopold Zborowski, mercante d’arte, illuse Modì di poter vendere i suoi quadri al collezionista americano Maurice Gangnat, cui presta il corpo un grandissimo Al Pacino che, dialogando con Modì- Scamarcio, dà vita a una delle scene più intense: la riflessione dei due vola sulla differenza tra amore per l’arte e per gli affari, sul senso della creatività, sulla dipendenza dal giudizio del pubblico, sul possesso del talento e del danaro.
Riccardo Scamarcio e il cast fanno il meglio possibile. Tre giorni in cui Amedeo Modigliani, minato dalla tubercolosi e psicologicamente autolesionista, si lascia andare a un cupio dissolvi mentre la morte, simboleggiata da maschere nere, si avvicina. Un film discontinuo che a tratti trascina e a tratti rivela una mitizzazione dell’icona spinta all’inverosimile.
Modì – Tre giorni sulle ali della follia (2024)
Un film di Johnny Depp con
· Riccardo Scamarcio: Amedeo Modigliani
· Al Pacino: Maurice Gangnat
· Antonia Desplat: Beatrice Hastings
· Bruno Gouery: Maurice Utrillo
· Luisa Ranieri: Rosalie Tobia
· Benjamin Lavernhe: Monsieur Petit
· Ryan McParland: Chaïm Soutine
· Stephen Graham: Léopold Zborowski
· Sally Phillips: Clementine
· Eva-Jane Willis: Hanka Zborowska
· Jamie Wilson: Private Graves
· Kat Fairaway: Coco
· G. Maximilian Zarou: Maître D’
· Hugo Nicolau: Maître D’
· Eddie Loodmer-Elliott: Jean-Sebastian