ROMA – La mostra “Vasari. Il Teatro delle Virtù” rientra nel programma “Arezzo. La città di Vasari” e celebra i 450 anni dalla morte dell’artista. Curata da Cristina Acidini con la collaborazione di Alessandra Baroni, l’esposizione è stata presentata a Roma presso il Ministero della Cultura. Si tratta di una iniziativa internazionale che vede il ritorno ad Arezzo di oltre 100 opere, tra capolavori provenienti da istituzioni come il MET di New York, il Louvre, e le Gallerie degli Uffizi.
Il programma espositivo e le sedi della mostra
Dal 31 ottobre 2024 al 2 febbraio 2025, la rassegna sarà ospitata presso la Galleria Comunale d’Arte Moderna e Contemporanea e nell’ex Chiesa di Sant’Ignazio ad Arezzo. L’evento rappresenta il culmine delle celebrazioni in onore dell’artista, promosse dal Comune di Arezzo e dalla Fondazione CR Firenze, con il patrocinio del Ministero della Cultura.
Il ruolo dell’allegoria nell’arte di Vasari
La mostra pone l’accento sull’uso dell’allegoria, ovvero di “quel patrimonio di invenzioni sacre e profane messe a profitto da Vasari per la gloria del granduca Cosimo I“, che diventò una caratteristica distintiva del suo stile. Tra i manufatti esposti, uno dei pezzi più evocativi sarà la Chimera, un bronzo etrusco del Museo Archeologico Nazionale di Firenze, che rappresenta il legame tra il passato mitico e l’arte rinascimentale. L’allegoria si esprimeva non solo attraverso le immagini, ma anche nella rappresentazione delle virtù, le passioni e i difetti dell’animo umano.

Un percorso espositivo in otto sezioni
La mostra si articola in otto sezioni, ideate per offrire una panoramica completa dell’opera di Vasari, delle sue innovazioni e della sua influenza.
Tra le sezioni principali: “Giorgio Vasari, un gigante dell’arte”, dedicata alla vita e alle opere dell’artista, con focus sulla sua carriera come pittore, architetto e scrittore, oltre che sul rapporto con i Medici e la sua fedeltà alla città di Arezzo; “Il giovane Vasari: una formazione d’eccellenza” che illustra l’educazione umanistica che gli permise di instaurare legami con i maggiori artisti del tempo; “L’apoteosi delle Virtù” che esplora il linguaggio allegorico che caratterizza le sue opere, con capolavori come l’“Allegoria del sonno” e l’“Allegoria dell’oblio”, concessi in prestito dal Metropolitan Museum of Art.
Una sezione sarà dedicata a “Vasari e l’Arte Sacra”, con opere provenienti da chiese fiorentine e collezioni private che testimoniano il ruolo dell’artista nelle principali commissioni religiose dell’epoca. Tra queste, figurano la “Sacra Famiglia” e il “Cristo portacroce”.
Il disegno come fondamento delle arti
“Il Disegno, padre delle Arti” è invece la sezione che metterà in evidenza l’importanza del disegno come strumento di ideazione e progettazione, con schizzi e cartonetti provenienti da collezioni internazionali, tra cui quelli per il Giudizio Universale della Cupola di Santa Maria del Fiore.
La Chimera e il potere comunicativo di Vasari
La sezione “La Chimera, Vasari e il Duca” sottolinea, invece, la capacità di Vasari di usare l’arte come strumento politico, inserendo il famoso bronzo etrusco nella propaganda politica di Cosimo, come simbolo di una civiltà precedente all’autorità della Roma imperiale e antenata dalla Toscana moderna.
Un progetto didattico per le scuole
Per coinvolgere il pubblico più giovane, è stato creato il progetto “Incontrare Giorgio Vasari”, che propone percorsi educativi per le scuole, mirati a rendere l’arte più accessibile attraverso esperienze interattive. Le visite saranno organizzate dalla libreria La Casa sull’Albero, nota per la sua competenza nell’ambito della didattica per ragazzi.
La mostra “Vasari. Il Teatro delle Virtù” è promossa con il contributo della Presidenza del Consiglio dei ministri e del Ministero della Cultura, e gode del sostegno di diverse istituzioni, tra cui la Camera di Commercio Arezzo-Siena e numerosi sponsor.
Vademecum
Date: Dal 30 ottobre 2024 al 2 febbraio 2025
Luogo: Galleria Comunale d’Arte Moderna e Contemporanea e ex Chiesa di Sant’Ignazio, Arezzo
Biglietti: Disponibili su www.vasari450.it