ROMA – Presentata alla Camera dei Deputati la pubblicazione “L’Italia di prossimità: il futuro della pianificazione urbana e territoriale”, il Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori (CNAPPC) propone una sfida ambiziosa per realizzare una nuova visione di rigenerazione urbana. L’obiettivo è ripensare il modo di vivere, spostarsi e lavorare, ponendo al centro il concetto di prossimità sostenibile. Incentrata su modelli di sviluppo policentrico, mira a coniugare le sfide ecologiche, economiche e sociali con un miglioramento della qualità della vita.
Un nuovo approccio alla pianificazione urbana
Le proposte sono illustrate nella pubblicazione curata dal Comitato Scientifico del CNAPPC con la direzione del Professor Carlos Moreno, noto per il modello della “Città dei 15 minuti”. La pubblicazione, presentata alla Camera dei Deputati, delinea un quadro di pianificazione urbana basato su dieci principi chiave:
1. Costruire un approccio basato sulla prossimità
2. Estensione al territorio dei 30 minuti
3. Potenziare il trasporto pubblico e le reti di mobilità
4. Promuovere spazi verdi e pubblici
5. Sostenere le economie locali e il patrimonio culturale
6. Favorire un’architettura e un’urbanistica inclusive
7. Sfruttare la tecnologia per territori intelligenti e connessi
8. Costruire comunità resilienti al clima
9. Promuovere benessere, coesione sociale ed equità
10. Innovare la governance e i quadri politici
I vantaggi della prossimità urbana
Carlos Moreno ha sottolineato come la prossimità urbana promuova la sostenibilità riducendo la necessità di lunghi spostamenti e la dipendenza dai combustibili fossili, favorendo al contempo la coesione sociale. Questo modello si contrappone ai vecchi paradigmi di dispersione urbana e dipendenza dalle automobili, puntando invece su città che privilegiano la qualità della vita dei cittadini.
La necessità di una riforma urbanistica
Secondo Massimo Crusi, Presidente del CNAPPC, città e territori devono essere ripensati in modo radicale, superando le norme urbanistiche obsolete ancora in vigore. Le proposte del CNAPPC rappresentano un invito alla politica per realizzare una riforma organica della pianificazione urbana, andando oltre le azioni frammentarie come il contrasto al consumo di suolo o la riqualificazione energetica degli edifici.
L’evoluzione del concetto di prossimità post-pandemia
Giuseppe Cappochin, responsabile del Dipartimento Riforma urbanistica del CNAPPC, ha evidenziato come la pandemia abbia rilanciato il dibattito sull’importanza dell’investimento pubblico nella trasformazione delle città. La crisi sanitaria ha messo in luce le fragilità sociali ed economiche degli attuali modelli urbani, sottolineando la necessità di ridefinire i criteri di benessere in relazione all’ambiente urbano.
L’evento internazionale e il dibattito politico
Alla presentazione della pubblicazione hanno partecipato figure istituzionali come l’onorevole Sergio Costa, Vicepresidente della Camera, e Teresa Taboas, Vicepresidente dell’Unione Internazionale degli Architetti (UIA), insieme a parlamentari e membri del Comitato Scientifico internazionale. Nei giorni successivi, il CNAPPC ospiterà l’Assemblea della Regione 1 dell’UIA, che riunisce i Paesi dell’Europa occidentale, sottolineando l’importanza delle proposte italiane nel contesto internazionale.