ROMA – Le Gallerie Nazionali di Arte Antica, Palazzo Barberini e Galleria Corsini, divenute autonome in seguito alla riforma di Franceschini, hanno presentato il piano di rilancio strategico, inaugurando così un nuovo corso che prevede il riallestimento delle collezioni e la realizzazione di percorsi multidisciplinari e del sistema multimediale, con maggiori approfondimenti del percorso di visita del Museo. Tutti i cambiamenti previsti sono in funzione del miglioramento della comprensione e della fruizione delle straordinarie collezioni ospitate nelle due Gallerie, dirette dal Direttore Flaminia Gennari Santori, in carica dal novembre 2015.
In questa profonda fase di innovazione dunque le Gallerie, sfruttando le loro grandi potenzialità, propongono di trasformarsi in “luoghi di incontro e di dialogo paragonabili alle più moderne realtà museali europee e non solo”, ha detto il ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del turismo, Dario Franceschini.
Santori ha spiegato: “Abbiamo individuato un fil rouge che si dipana tra le collezioni Barberini e Corsini e delinea la ragion d’essere di questo museo, una storia affascinante su come l’arte sia stata guardata, collezionata, diffusa e reinventata dai tempi di Urbano VIII (prima metà del XVII secolo)a quelli di Neri Corsini (seconda metà del VIII secolo) fino ai giorni nostri. É una storia che pochi musei possono raccontare in maniera così vivida in cui la dimensione materiale degli spazi storici e delle opere si intreccia costantemente a quella sempre in divenire degli allestimenti e dei percorsi multidisciplinari e multimediali, in un museo contemporaneo”, ha concluso il Direttore.
Intanto a partire dal 12 gennaio 2017 Palazzo Barberini presenta le mostre “Il pittore e il gran Signore. Batoni, i Rezzonico e il ritratto d’occasione”, a cura di Michele Di Monte, in programma fino al 23 aprile e il “Mediterraneo in chiaroscuro. Ribera, Stomer e Mattia Preti da Malta a Roma”, a cura di Sandro Debono e Alessandro Cosma, in programma fino al 21 maggio.