ROMA – Il Ministro Beni culturali e del Turismo, Dario Franceschini ha annunciato che sarà Procida la capitale italiana della cultura per il 2022. Le motivazioni lette dal ministro, alla base della scelta, stanno nel fatto che il progetto proposto “presenta elementi di attrattività e di qualità di livello eccellente”. Alla luce del “contesto di sostegni locali, regionali, pubblici e privati ben strutturato, della dimensione paesaggistica e patrimoniale straordinaria, della dimensione laboratoriale che comprende aspetti sociali rilevanti” anche ” per tutte le isole mediterranee”, il progetto potrebbe “determinare grazie alla combinazione di questi fattori un’autentica discontinuità nel territorio e rappresentare un modello per i processi sostenibili di sviluppo a base culturale delle realtà isolane e costiere del Paese”. Secondo le motivazioni il progetto presentato è “inoltre capace di trasmettere un messaggio poetico, una visione della cultura che dalla piccola realtà dell’isola si estende come un augurio per tutti noi, al Paese e per i mesi che ci attendono”.
Un’enorme gioia per Procida ha detto il sindaco Raimondo Ambrosino. “Penso che Procida – ha sottolineato Ambrosino – possa essere considerata una metafora di tante amministrazioni e comunità che hanno riscoperto l’entusiasmo e l’orgoglio per il loro territorio e che con questo titolo vogliono costruire un riscatto importante per le proprie terre. Siamo onorati e facciamo i complimenti a tutte le altre città di cui abbiamo visto e studiato le proposte culturali e come la cultura per noi e per loro possa essere uno straordinario detonatore del piano strategico di rilancio. Ringraziamo per questa enorme opportunità storica per un piccolo comune come Procida che coglieremo lavorando solo per rendere orgogliosa l’Italia di questa scelta”.
“Complimenti a Procida che ci accompagnerà nell’anno della ripartenza e della rinascita”. – Ha commentato Franceschini. ’’Dovremmo trovare – ha aggiunto il ministro – un meccanismo per premiare non soltanto la città vincitrice ma anche le nove finaliste. In fondo, è un po’ come con l’Oscar nel quale ci si fregia del titolo di finalista. Dobbiamo trovare un meccanismo per cui essere finalista della capitale italiana sia già in sé un titolo e un riconoscimento da parte dello Stato. Ci lavoreremo nei prossimi anni”, ha evidenziato Franceschini ricordando che nel 2023 “per una scelta intelligente del Parlamento il titolo è stato assegnato a Bergamo e Brescia, le due città martoriate dalla prima ondata del Covid”.
“E’ una vittoria epocale, non solo per l’isola di Procida e per la Campania, ma per tutto il Paese”. Ha dichiarato Agostino Riitano, direttore della candidatura di Procida a Capitale italiana della Cultura 2022. “In questo momento – spiega Riitano – il Paese aveva bisogno di un progetto lungimirante e che potesse dare il segno che l’Italia non è fatta soltanto dalle grandi città d’arte ma i migliori giacimenti sono proprio in quei luoghi che sono stati considerati per anni minori. Noi con questa vittoria dimostriamo che ciò che è minore è anche profetico, e noi incorporiamo la profezia del cambiamento della cultura nel nostro Paese”.