PARIGI – “Il melone tagliato” (“Le melon entamé” ) di Jean Siméon Chardin (1699-1779), pittore francese e maestro delle nature morte, è stato venduto all’asta da Christie’s a Parigi per la cifra record di 26.730.000 euro, tasse comprese.
Questo straordinario risultato è stato raggiunto dopo una lunga gara al rialzo tra numerosi acquirenti, con il dipinto che ha superato di oltre tre volte la stima iniziale di 8.000.000 di euro. Alla fine, l’opera è stata aggiudicata a un collezionista europeo, come ha confermato un portavoce della casa d’aste all’Adnkronos.
Tre record in una sola vendita
La vendita di “Le melon entamé” ha stabilito tre record simultaneamente: è il dipinto della categoria “Old Masters” più costoso mai venduto in Francia, la pittura francese del XVIII secolo più cara al mondo e l’opera più costosa venduta in Francia nel 2024. Questo record segue l’impennata dei prezzi delle opere di Chardin, iniziata nel 2022 quando il suo “Cestino di fragole di bosco” fu venduto per 24,3 milioni di euro all’asta da Artcurial a Parigi, per poi essere acquisito dal Museo del Louvre.
Ode alla rotondità
“Il melone tagliato” è considerato una delle opere più importanti di Chardin, parte delle prestigiose collezioni Marcille e Rothschild. Pierre Etienne, direttore internazionale di Christie’s per i dipinti antichi, ha descritto il quadro come “un esempio di pura poesia pittorica, un momento sospeso nel tempo che racchiude tutta la magia di Chardin: l’equilibrio della composizione, della luce, del colore e della forma“.
Il dipinto fu esposto per la prima volta al Salon annuale dell’Académie de Peintures et de Sculptures nel 1761 a Parigi, insieme al suo pendant, “Le bocal d’abricots” (ora all’Art Gallery of Ontario di Toronto) e al famoso “Cestino di fragole di bosco”, ora al Louvre. Il formato ovale, quasi circolare, di “Il melone tagliato” sottolinea l’intimità della scena e rappresenta un’ode alla rotondità, una scelta rara ma significativa nell’opera di Chardin.
Una storia di prestigiose collezioni
Dopo il Salon del 1761, “Il melone tagliato” entrò a far parte di diverse raccolte prestigiose. La collezione Marcille, rinomata per la riscoperta di opere del Settecento, includeva trenta dipinti di Chardin, tramandati di padre in figlio. François Martial Marcille, il “chiaroveggente” collezionista del XIX secolo, fu il primo a riconoscere il valore di Chardin. Dopo la morte di François, i figli Camille ed Eudoxe Marcille continuarono a collezionare e a esporre le opere di Chardin, contribuendo a restituire all’artista il suo giusto posto nella storia dell’arte.
Nel 1875, alla morte di Camille Marcille, “Il melone tagliato” fu acquistato da Stéphane Bourgeois, mercante d’arte per conto della baronessa Nathaniel de Rothschild. Come Marcille, il nome Rothschild è sinonimo di collezionismo raffinato e di gusto impeccabile.
La vendita di “Le melon entamé” rappresenta un ulteriore riconoscimento del valore e della bellezza delle opere di Chardin, confermando il suo status di maestro indiscusso delle nature morte.