MILANO – È stato inaugurato a Milano ReverseLab, uno spazio riqualificato e dedicato alla produzione artistica e culturale all’interno della Casa Circondariale di San Vittore “Francesco Di Cataldo”. Nato dalla collaborazione tra il Carcere, il Politecnico di Milano e il PAC Padiglione d’Arte Contemporanea, ReverseLab si configura come un laboratorio permanente che mira a creare un dialogo tra la struttura penitenziaria e la città.
Un laboratorio tra carcere e città
ReverseLab si inserisce nel più ampio contesto di Off Campus San Vittore, un progetto del Politecnico di Milano attivo dal 2022 all’interno del carcere. Il nuovo spazio è stato realizzato grazie al contributo della Fondazione di Comunità Milano e con il supporto delle associazioni Forme Tentative e Philo – Pratiche filosofiche. L’area riqualificata era chiusa dalla seconda metà degli anni ’80 e oggi, grazie a questo progetto, è diventata un ambiente attivo per l’espressione creativa e il confronto tra detenuti, agenti e la cittadinanza.
La prima mostra a : “Gli artisti sono quelli che fanno casino”
La prima esposizione ospitata da ReverseLab, intitolata Gli artisti sono quelli che fanno casino. Frammenti dal carcere di San Vittore, presenta un’opera collettiva site specific dell’artista Maurice Pefura. Realizzata durante un workshop che ha coinvolto detenuti e agenti di polizia, l’opera è composta da migliaia di frammenti posizionati su tessere di carta e materiali vari, trasformando lo spazio in un paesaggio urbano innovativo. La mostra sarà aperta al pubblico dal 28 settembre al 28 ottobre 2024 e rappresenta un’importante occasione di confronto tra il mondo carcerario e quello esterno.
Arte come strumento di cambiamento sociale
Il progetto ReverseLab riflette la filosofia del PAC, che da anni si impegna nella promozione dei diritti umani attraverso l’arte contemporanea. Diego Sileo, curatore del PAC, ha sottolineato come l’arte possa diventare uno strumento di riscatto sociale.”lI PAC ha scelto di utilizzare l’arte contemporanea come strumento di conoscenza delle tante realtà che ci circondano e accanto alle quali viviamo, anche quelle più difficili da approcciare. Lo fa attraverso lo sguardo e l’impegno degli artisti invitati a realizzare le loro mostre, ma anche partecipando a progetti di educazione e formazione come ReverseLab”.
Allo stesso modo, il Politecnico di Milano, attraverso gli Off Campus, mira a promuovere innovazione e partecipazione attiva nelle aree più fragili della città.
La creazione di ReverseLab rappresenta un passo significativo per la comunità di San Vittore, come evidenziato dal direttore del carcere, Giacinto Siciliano. “È un’occasione per far entrare i giovani all’interno del carcere, cambiare la prospettiva dal quale lo si osserva e coinvolgere in questa visione gli studenti, i docenti, gli operatori e gli ospiti della struttura. Per noi questo è importante: aprire alle persone per aprire nuove possibilità; è importante l’idea che il carcere possa diventare un luogo dentro la città, e che possa avere qualcosa di buono da raccontare.”
ReverseLab è il risultato di una rete virtuosa di attori locali e istituzionali che hanno collaborato alla sua realizzazione. Il progetto continuerà con nuove mostre e attività, con l’obiettivo di mantenere viva la connessione tra il carcere e la città, promuovendo il cambiamento attraverso l’arte e il dialogo.
La mostra sarà aperta al pubblico due giorni alla settimana (il sabato e il lunedì su due turni 14.00-15.00 e 15.00-16.00) dal 28 settembre al 28 ottobre 2024 con iscrizione a questo link.