ROMA – Il Santuario Siriaco del Gianicolo apre nuovamente le sue porte al pubblico con quattro giornate di visite gratuite tra ottobre e novembre. Questo luogo, immerso nel cuore di Roma, nel rione Trastevere, è un tesoro archeologico che, dalle origini di Roma fino alla tarda antichità, è stato testimone dell’ascesa e della caduta delle religioni pagane.
Situato alle falde di Villa Sciarra, il santuario sorge su un terreno che, secondo le antiche fonti, era sacro alla ninfa Furrina. Qui, nel 121 a.C., Caio Gracco pose fine alla propria vita. Costruito nel IV secolo d.C. sui resti di edifici più antichi, il complesso, scoperto nel 1906, è stato a lungo oggetto di studi e scavi archeologici.
Un santuario dedicato a Osiride
Inizialmente considerato un luogo di culto siriaco, le recenti ricerche hanno portato a una nuova interpretazione: il santuario sarebbe dedicato a Osiride, divinità egizia della rinascita. A sostegno di questa tesi, è stata rinvenuta una statuetta in bronzo di 50 centimetri raffigurante Osiride, oggi esposta al Museo Nazionale Romano.
“Siamo felici di riaprire questo luogo dal grande fascino” – afferma Rocco Bochicchio, responsabile del sito. – “Si tratta di un luogo dal grande fascino, collegato alla permanenza di culti pagani in un’area commerciale e produttiva connessa con gli scali fluviali e i mercati dell’antica Roma”. La particolarità del complesso risiede nel fatto che, con ogni probabilità, non era un tempio pubblico ma un edificio privato, al cui interno si svolgeva il culto, dopo che con l’Editto di Tessalonica del 380 Teodosio aveva proibito ogni forma di paganesimo“.
La riapertura del santuario è solo l’inizio di un percorso di valorizzazione. Grazie ai fondi del PNRR, saranno realizzati importanti interventi che permetteranno di allestire uno spazio espositivo e un punto di accoglienza.
“È una riapertura molto attesa“ – sottolinea Daniela Porro, Soprintendente Speciale di Roma – “Dopo cinque anni, il pubblico potrà finalmente accedere a questa area archeologica prima che diventi oggetto di importanti interventi Pnrr: verranno realizzati la messa in sicurezza e il restauro delle strutture e sarà possibile allestire uno spazio espositivo e un punto di accoglienza nella ex casa del custode“.