PISTOIA – “Il vincolo di pertinenza tanto atteso è arrivato”. Il Comune di Pistoia spiega in una nota che “si sono concluse le necessarie procedure e il Ministero per i beni e le attività culturali, attraverso il suo organo periferico, ha decretato che sussiste un vincolo tra le opere di Marino Marini e il luogo che le accoglie, ovvero il Palazzo del Tau”.
La Soprintendenza nell’atto di apposizione del vincolo afferma: “Le istituzioni pistoiesi e la vedova di Marini, Mercedes Pedrazzini, agirono congiuntamente per istituire, nel 1983, l’attuale Museo Marino Marini attraverso la cessione in uso dell’ex convento del Tau, appositamente acquistato e restaurato dal Comune di Pistoia”.
Dunque le opere di Marini rimarranno a Pistoia e non si concretizzerà l’idea avanzata dalla Fondazione Marini San Pancrazio di Firenze di spostare la collezione pistoiese in un unico polo fiorentino.
“Attraverso questo vincolo – spiega il sindaco Alessandro Tomasi – la Soprintendenza ribadisce l’eccezionale interesse storico e artistico della Collezione Marino Marini di Pistoia, nonché la sua unicità. In virtù della sua collocazione all’interno del Palazzo del Tau, la collezione, come si legge nel decreto, è significativa testimonianza dell’identità e della storia della nostra città”.
“È la Soprintendenza stessa – prosegue il primo cittadino – a riconoscere l’indissolubile legame tra Pistoia e le opere del Maestro. Non possiamo che essere soddisfatti per questo ulteriore tassello che si aggiunge a quelli precedenti, ovvero alla posizione della Regione Toscana e dell’assessore alla cultura Monica Barni, che ringrazio, e alla lettera del sindaco Dario Nardella in cui viene chiarito che il Comune di Firenze non ha ricevuto alcun progetto da parte della Fondazione Marini San Pancrazio e non ha previsto l’acquisizione del patrimonio pistoiese che, naturalmente – conclude Tomasi – noi non ci faremo portare via”.