PALERMO – Il celebre dipinto di Giovanni Boldini raffigurante Donna Franca Florio è stato venduto all’asta per la cifra record di un milione e 133 mila euro, presso la casa d’aste Bonino. L’opera, coinvolta nella procedura giudiziaria che interessa il Gruppo Acqua Marcia (Francesco Bellavista Caltagirone), è stata recentemente ed eccezionalmente prestata alla mostra del Vittoriano dedicata a Giovanni Boldini. Messa all’incanto, la tela è stata acquistata da un acquirente di cui non è stato reso noto il nome. Tuttavia, questa assegnazione è da considerarsi provvisoria. Infatti, entro 10 giorni potrà essere presentata un’altra offerta superiore del 10 %, inoltre il giudice ha altri 20 giorni di tempo per verificare la regolarità delle procedure di assegnazione dell’opera messa all’asta insieme con altri beni della società Acqua Marcia.
Nel frattempo il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, ha invitato la Regione Sicilia ad esercitare il diritto di prelazione. “Il quadro di Giovanni Boldini che ritrae Franca Florio è stato venduto all’asta ieri per un milione e 133 mila euro ma abbiamo ancora la possibilità che questa importante opera d’arte resti in Sicilia e a Palermo. In questi mesi tanti di noi hanno provato a evitare che la vendita si concretizzasse, anche con una sottoscrizione privata, ma questo non è bastato. Adesso e’ ora che la Regione siciliana eserciti il proprio diritto di prelazione previsto dalla legge. Se ci sara’ questo passo, sono certo che in tanti saremo pronti a fare la nostra parte.” Questo quanto dichiarato dal primo cittadino del capoluogo siciliano.
La tela effettivamente ha un valore inestimabile per la Sicilia. Donna Franca Florio era nota come la “regina di Sicilia”, definita da D’Annunzio “L’unica. Una creatura che svela in ogni suo movimento un ritmo divino”. Una donna che rappresentò il simbolo della Belle Epoque, animatrice dei salotti e del bel mondo palermitano. Boldini realizzò il suo ritratto tra il 1901 ed il 1924. Il primo ritratto però non piacque a Ignazio Florio, erede di una delle più importanti famiglie imprenditoriali siciliane, marito di Donna Franca, che giudicò l’opera troppo sensuale e provocatoria, il vestito troppo scollato e decise quindi di non pagare il lavoro. Boldini si rimise dunque all’opera ed eseguì una seconda versione del dipinto, che questa volta invece piacque a Don Ignazio. L’opera venne presentata alla Biennale di Venezia nel 1903 ma poi nel tempo se ne persero le tracce. A distanza di anni Boldini, su richiesta della stessa Donna Franca, realizzò un altro dipinto nella sua forma definitiva, quella oggi nota a tutti.
Tra il 1927 e il 1928, il quadro, in seguito al tracollo finanziario della famiglia Florio, venne comprato dal Barone Maurice de Rothschild. Solo successivamente, nel 2005, il dipinto passò nelle mani della società Acqua Marcia di Francesco Bellavista Caltagirone che l’acquistò da Sotheby’s per ottocentomila euro, dal 2006 fu esposto a Villa Igiea a Palermo.