Dal 9 all’11 maggio 2024 al Teatro del Maggio Musicale Fiorentino e dal 15 al 21 maggio al TAM Teatro Arcimboldi di Milano il balletto firmato Mauro Bigonzetti
ROMA – Caravaggio, balletto firmato da Mauro Bigonzetti, arriva finalmente in Italia dal 9 all’11 maggio 2024 al Teatro del Maggio Musicale Fiorentino e dal 15 al 21 maggio al TAM Teatro Arcimboldi di Milano.
Roberto Bolle: il corpo e l’anima di Caravaggio
Nel ruolo di Caravaggio ci sarà Roberto Bolle, Étoile scaligera e ambasciatore della danza italiana. L’uomo e l’artista, l’inquietudine e il genio, saranno raccontati attraverso una presenza scenica che sintetizza fisicità e introspezione. Accanto a lui, un corpo di ballo formato da giovani talenti e solisti internazionali selezionati appositamente per questa produzione, in una dinamica che unisce esperienza e rinnovamento.
Luce e ombra: la coreografia come racconto interiore
Bigonzetti si confronta con Caravaggio attraverso una visione che intreccia l’arte del pittore alla sua tormentata umanità. Il balletto va oltre la narrazione biografica, concentrandosi sui contrasti che hanno attraversato la vita e l’opera del maestro: luce e tenebra, sacro e profano, bellezza e dolore. Questi elementi si traducono in una coreografia dal linguaggio essenziale e incisivo, in cui ogni gesto riflette la tensione drammatica che anima i dipinti di Caravaggio.
I corpi in movimento dei danzatori danno vita a un universo dove il conflitto interiore si trasforma in un’energia viscerale, rendendo visibile ciò che nei quadri del pittore rimane accennato. Solo, duetti e terzetti si alternano a scene corali, componendo un affresco coreografico che evoca i temi centrali dell’arte caravaggesca.
La musica di Monteverdi come filo conduttore
La partitura di Bruno Moretti, costruita su brani di Claudio Monteverdi come L’Orfeo e Il combattimento di Tancredi e Clorinda, risuona come un ponte tra l’epoca di Caravaggio e il linguaggio contemporaneo del balletto. La riorchestrazione sinfonica di Moretti crea una tensione emotiva che amplifica la carica narrativa dei movimenti, arricchendo la dimensione psicologica dell’opera.
Il disegno scenico e le luci di Carlo Cerri sono parte integrante dell’opera. Con un uso sapiente dei contrasti chiaroscurali, l’allestimento richiama direttamente l’estetica caravaggesca, giocando con tagli di luce netti e ombre profonde che scolpiscono i corpi e amplificano la drammaticità della scena. L’ambientazione minimalista concentra l’attenzione sul movimento, creando uno spazio astratto dove la danza diventa il fulcro della narrazione.
Caravaggio di Bigonzetti non si accontenta di evocare la grandezza di un maestro del passato, ma apre una riflessione sul potere dell’arte di parlare al presente. I temi caravaggeschi, dal conflitto interiore alla ricerca della verità, si intrecciano con il linguaggio della danza contemporanea per dare vita un’opera che invita lo spettatore a interrogarsi sui legami tra creatività e umanità, tra luce e oscurità.
Il progetto, nato dalla collaborazione tra la Fondazione Teatro del Maggio Musicale Fiorentino e ARTEDANZASRL, con il sostegno del Ministero della Cultura e il contributo di Intesa Sanpaolo, è inserito nell’87° Festival del Maggio Musicale Fiorentino.
Con questa produzione, Bigonzetti riafferma la capacità della danza di interpretare e trasformare le grandi narrazioni visive in esperienze emotive, restituendo a Caravaggio tutta la sua carica drammatica e poetica.
Informazioni e prenotazioni:
PER FIRENZE:
Biglietti in vendita presso la Biglietteria del Teatro del Maggio e sul sito a questo indirizzo;
PER MILANO:
Biglietti in vendita su Ticketone.it e sul sito di www.teatroarcimboldi.it