MILANO – L’ADI Design Museum di Milano ospita Architecture for Dogs, una mostra che esplora il legame tra design, architettura e il migliore amico dell’uomo. Alla sua prima edizione italiana e seconda in Europa, l’esposizione curata dal designer giapponese Kenya Hara presenta un nuovo modo di concepire lo spazio condiviso tra esseri umani e animali domestici.
Un ribaltamento del paradigma abitativo
La mostra mette in discussione il tradizionale ruolo passivo degli animali nello spazio umano, trasformandoli in protagonisti di un design su misura, che risponde alle loro esigenze fisiche e comportamentali. Concepita come una piattaforma di dialogo tra specie, Architecture for Dogs ridefinisce il concetto di “abitare” in chiave inclusiva, invitando a ripensare il nostro rapporto con l’ambiente costruito.
Cuccia o architettura?
Le opere esposte, firmate da grandi nomi dell’architettura contemporanea come Kengo Kuma, Kazuyo Sejima, Sou Fujimoto e Shigeru Ban, vanno oltre la semplice funzione pratica. Tra i progetti, si trovano cucce che permettono al cane di guardare il proprietario negli occhi, rampe e tappeti studiati per razze specifiche e rifugi che offrono sollievo dal caldo, trasformando ogni oggetto in un’esperienza condivisa e in un mezzo di comunicazione tra uomo e animale.
Design, sostenibilità e moda
Una particolarità della versione milanese è la partecipazione di Giulio Iacchetti e Piero Lissoni, con due architetture inedite realizzate in collaborazione con Riva 1920, azienda nota per il suo approccio sostenibile. L’inclusione del mondo della moda aggiunge un ulteriore livello di sperimentazione: la maison Giorgio Armani, insieme a Poldo Dog Couture, presenta una capsule collection di accessori per cani che fonde funzionalità e stile.
Un’esperienza partecipativa
I visitatori e gli appassionati di design possono scaricare gratuitamente i progetti delle opere dal sito ufficiale architecturefordogs.com, adattandoli alle proprie esigenze. Questo approccio partecipativo rende l’evento un’opportunità di co-creazione, rafforzando il dialogo tra creatività e quotidianità.
Un museo aperto anche agli animali
Particolarmente significativo è il contesto milanese: l’ADI Design Museum si distingue per essere uno dei pochi musei italiani a consentire l’accesso ai cani, promuovendo una fruizione culturale condivisa.
“ADI Design Museum intende posizionarsi come polo di ricerca e dialogo che abbraccia tutte le dimensioni della vita contemporanea, sia umana che, in questo caso, animale, uno dei pochi musei milanesi e di tutta Italia a consentire l’accesso ai cani negli spazi espositivi, rendendo così possibile una fruizione condivisa tra persone e animali in un ambiente culturale aperto e accogliente.” – Afferma Luciano Galimberti, presidente di ADI.
L’esposizione, aperta dal 3 dicembre 2024 al 16 febbraio 2025, si inserisce in un dibattito più ampio sul ruolo del design nel costruire una società capace di rispondere alle esigenze di tutti gli esseri viventi, umani e non.
Vademecum
Architecture for Dogs
piazza Compasso d’Oro 1, Milano