FIRENZE – Roberto Ferrari è il nuovo direttore del Museo Galileo – Istituto e Museo di Storia della Scienza di Firenze. Siciliano di Taormina, 40 anni, ma molta esperienza alle spalle, maturata in importanti istituzioni pubbliche.
Alla sua guida, martedì 2 febbraio riapre il Museo fiorentino.
Laureato presso l’Università Commerciale L. Bocconi di Milano, Ferrari ha conseguito un PhD in Management presso l’Università Luiss G. Carli di Roma. Ha ricoperto il ruolo di direttore della Direzione ‘Cultura e Ricerca’ della Regione Toscana (2015-2020), seguendo importanti iniziative come la realizzazione della carta regionale dello studente universitario, il progetto ‘100 ricercatori per la cultura’, l’acquisizione del patrimonio Alinari, la costituzione della Fondazione Museo-Archivio Ginori della Manifattura di Doccia e della Fondazione Alinari per la Fotografia, oltre al riordino delle politiche per musei, archivi, biblioteche, la apertura del Cinema La Compagnia (Firenze) e la realizzazione di Toscana Open Research – il portale della ricerca, la cui ontologia è stata assunta da AgID a riferimento nazionale, e il cui sistema di mappatura della ricerca a livello nazionale ed internazionale è stato preso a riferimento dal Ministero dell’Università e della Ricerca come base per la costruzione del nuovo Programma nazionale per la ricerca (Pnr) 2021-2027. È componente della Commissione per il Sistema Museale Nazionale e del Consiglio di Amministrazione delle Gallerie Nazionali d’Arte Antica di Roma.
“Sono davvero onorato – dichiara Ferrari – di questo importante incarico, che ho accettato con entusiasmo, nella consapevolezza che le questioni che il museo affronta sono centrali per un proficuo rapporto tra conoscenza scientifica e sfide della società contemporanea. Il Museo Galileo – Istituto e museo di storia della scienza è per molte ragioni un esempio virtuoso in cui si combinano attività di ricerca e di divulgazione sulla storia della scienza, un punto di riferimento a livello internazionale i cui risultati sono il frutto di un lavoro attento, il cui merito va senza dubbio a chi vi ha impresso una fisionomia riconoscibile e unanimemente apprezzata. Ringrazio vivamente il Presidente e i membri del Consiglio di Amministrazione per la fiducia riposta in me”.