FERRARA – La XXIX edizione del Salone del Restauro, tenutasi dal 14 al 17 maggio 2024 presso Ferrara Expo, ha registrato un grande successo. Con un incremento del 30% degli espositori e del 50% dei visitatori rispetto all’anno precedente, l’evento ha confermato la sua posizione di hub internazionale di riferimento per il settore del restauro e della conservazione.
L’edizione 2024 ha visto la partecipazione di 16 Paesi esteri, 50 delegati internazionali e un programma formativo d’eccezione. Questo ha permesso di creare sinergie tra esperti, aziende e operatori del settore, favorendo lo scambio di conoscenze e soluzioni innovative per affrontare le sfide future della conservazione dei beni culturali.
“Siamo molto soddisfatti del successo della XXIX edizione del Salone del Restauro. L’atmosfera vibrante e la partecipazione entusiasta hanno reso questo appuntamento un’esperienza indimenticabile,” ha dichiarato Andrea Moretti, presidente di Ferrara Expo. “Il nostro Paese è faro di eccellenza e tradizione nella conservazione e valorizzazione del patrimonio artistico e culturale.”

Innovazione e tradizione
Il Salone ha messo in luce l’arte del restauro italiano, combinando sapere antico e innovazione tecnologica. Tra i protagonisti, laboratori artigianali di restauro hanno mostrato la loro maestria nella conservazione di vetrate artistiche, lampadari storici, tessuti e abiti d’epoca. Inoltre, tecnologie avanzate come ologrammi, illuminotecnica e software di progettazione sono state presentate come strumenti chiave per la conservazione nel terzo millennio.
Collaborazioni strategiche
L’edizione 2024 ha rafforzato la partnership tra il Salone del Restauro e Assorestauro, arricchendo l’evento con un programma convegnistico di alto livello. Le aziende associate hanno presentato prodotti e tecnologie innovative, contribuendo a un dibattito vivace sulle migliori pratiche del settore.
“Siamo molto felici di come si è svolto il Salone quest’anno,” ha commentato il Consiglio Direttivo di Assorestauro. “I nostri soci hanno proposto stand e contenuti di alta qualità, coinvolgendo attivamente il pubblico della Fiera.”
Internazionalizzazione
La collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri e la Cooperazione Internazionale e l’Agenzia ICE ha permesso la partecipazione di delegati da 16 Paesi, confermando l’attenzione globale verso il recupero del patrimonio culturale. Matteo Masini, Dirigente Ufficio beni di consumo di ICE Agenzia, ha sottolineato l’importanza di questi scambi internazionali, citando la presentazione del centro di Formazione in Uzbekistan e i progetti di ricostruzione in Ucraina come esempi di collaborazione fruttuosa.

La presenza del MIC
Tra le prestigiose presenze la partecipazione del MiC – Ministero della Cultura che, con uno spazio espositivo di 400mq e un’area convegnistica dedicata, ha visto la partecipazione di musei, istituti, direzioni e soprintendenze italiane. Nell’area del Ministero, tre giorni di workshop e laboratori didattici per centinaia di ragazzi, oltre a sessioni di approfondimento per potenziare saperi e conoscenze degli operatori.
Il futuro del Salone
La XXIX edizione del Salone del Restauro ha trattato temi cruciali come la digitalizzazione dei beni culturali, le emergenze ambientali e la sostenibilità. L’Emilia-Romagna ha anche organizzato attività per valorizzare il patrimonio culturale locale, con particolare attenzione al Progetto Castello Estense.
Il Salone Internazionale del Restauro dà appuntamento dal 14 al 16 maggio 2025 per la XXX edizione, promettendo nuove opportunità di crescita e innovazione nel settore della conservazione dei beni culturali.
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