MILANO – Sono terminati i lavori di restauro delle pale d’altare del Santuario di San Giuseppe a Milano, capolavoro dell’arte barocca milanese. La chiesa fu edificata da Francesco Maria Richini e consacrata da Federico Borromeo il 17 marzo 1616. L’interno conserva gli arredi originali, in gran parte progettati dal Richini, fra cui le monumentali strutture lignee che incorniciano i dipinti degli altari, realizzate probabilmente da Ambrogio Ceriani.
Gli interventi sostenuti da Intesa Sanpaolo hanno interessato a più riprese, dagli anni ’30 agli anni ’80, tutta la chiesa di San Giuseppe, attualmente di proprietà dell’Istituto bancario Le quattro pale d’altare sono invece parte delle collezioni d’arte della Fondazione Cariplo in comodato alla banca.
La campagna di restauro è iniziata nel settembre 2016. I restauri sui dipinti sono stati affidati allo Studio di Restauro Carlotta Beccaria e sono stati realizzati da Giulio Cesare Procaccini (l’Agonia di San Giuseppe), Melchiorre Gherardini, detto “Il Ceranino” (lo Sposalizio della Vergine), Giovanni Stefano Doneda, detto “Il Montalto” (la Predica di San Giovanni Battista) e Andrea Lanzani (la Fuga in Egitto), con la supervisione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la Città metropolitana di Milano. I dipinti risultavano molto offuscati a causa di uno strato superficiale di sporco atmosferico e di vernici ingiallite. Per ogni tela sono stati impiegati quattro mesi.
Tra i lavori realizzati rientra anche la pulitura dei quattro altari e delle cornici lignee.
Giovanni Bazoli, presidente emerito di Intesa Sanpaolo, ha commentato: “La tutela e la valorizzazione dello straordinario patrimonio artistico italiano è uno degli obiettivi centrali del Progetto Cultura di Intesa Sanpaolo. Ne è testimonianza il restauro delle tele del Santuario di San Giuseppe, importanti esempi della pittura milanese del Seicento, una florida stagione artistica che sarà protagonista anche della mostra L’ultimo Caravaggio che inaugureremo a fine mese nelle nostre Gallerie d’Italia a Milano. L’iniziativa odierna vede ancora una volta affiancate Intesa Sanpaolo e Fondazione Cariplo, come nella realizzazione del grande progetto del museo dell’Ottocento in Piazza Scala che abbiamo condiviso nel 2011”.
“Fondazione Cariplo dispone di una raccolta di opere d’arte di significativo pregio storico-artistico, costituita da 766 dipinti, da 118 sculture, 53 oggetti e arredi”, ha spiegato Giuseppe Guzzetti, Presidente di Fondazione Cariplo. “Gran parte di queste sono ospitate alle Gallerie d’Italia di Piazza Scala, a Milano. Da anni operiamo perché questo patrimonio possa essere fruito il più possibile dal pubblico: con il prestito, ad esempio, delle opere d’arte a prestigiose mostre, in Italia e all’estero, con lo sviluppo di attività didattiche rivolte alle scuole, con la galleria completa online. Siamo convinti, infatti, che l’arte e la cultura siano un importante elemento di crescita per le persone. Di cultura ci si nutre, ne abbiamo bisogno. Per questo è fondamentale la conservazione e la restituzione del patrimonio artistico: il restauro e la valorizzazione delle quattro pale del Santuario Arcivescovile di San Giuseppe sono un esempio virtuoso del senso di responsabilità che ci deve guidare, nel guardare al futuro verso le generazioni che verranno e che potranno così godere della bellezza di queste opere e del senso e dei valori che esse intrinsecamente contengono e trasmettono”.