ATENE – Un ritratto di Costantino XI Paleologo, ultimo sovrano dell’Impero bizantino, è stato riportato alla luce in un monastero di Aigialeia, nella regione greca dell’Achea. L’affresco del XV secolo, dipinto probabilmente dal vero, rappresenta una testimonianza unica del volto del monarca che guidò l’Impero fino alla drammatica caduta di Costantinopoli nel 1453.
Un ritratto regale: simboli e significato
L’affresco mostra l’imperatore con una regalia ricca di dettagli, tra cui le aquile bicipiti coronate, emblema della dinastia dei Paleologo. Costantino indossa un mantello porpora decorato con motivi dorati, un simbolo esclusivo della nobiltà bizantina, ottenuto dal rarissimo pigmento derivato dalla lumaca marina Bolinus brandaris. La corona, ingioiellata e raffinata, e lo scettro cruciforme rafforzano l’immagine di potere e autorità che il dipinto intende trasmettere.
La particolarità di questo ritratto, attribuito a un artista di Mystras, risiede nella sua autenticità. Si tratta di una rappresentazione realistica e non idealizzata, presumibilmente basata sull’osservazione diretta dell’imperatore. I tratti distintivi, la calma espressiva e la nobiltà trasmessa dal dipinto ci restituiscono l’immagine di un sovrano consapevole delle sfide immense del suo tempo.
Il contesto del ritrovamento
Il ritratto è stato scoperto durante i recenti lavori di restauro del Monastero di Pammegiston Taxiarchon, un complesso storico che già in passato aveva ricevuto il sostegno finanziario dei fratelli di Costantino XI, Demetrio e Tommaso Paleologo. L’affresco era celato sotto uno strato di pitture postume, rimasto nascosto per secoli. La dott.ssa Anastasia Koumousi, responsabile dell’Eforato delle Antichità di Acaia, ha datato il dipinto con precisione alla metà del XV secolo grazie a uno studio stilistico approfondito.
Secondo Lina Mendoni, Ministro della Cultura greco, l’opera rappresenta “l’unica raffigurazione contemporanea nota di Costantino XI“. Questo dipinto non segue i canoni standardizzati dei ritratti ufficiali, ma ritrae un uomo reale, con tratti individuali che lo distinguono come figura storica concreta e non mitizzata”.
La scoperta è di enorme rilevanza e l’affresco sarà restaurato e, con ogni probabilità, esposto al pubblico nei prossimi anni.