
«L’idea di Demnig – spiegano gli organizzatori – risale al 1993 quando l’artista è invitato a Colonia per una installazione sulla deportazione di cittadini rom e sinti. All’obiezione di un’anziana signora secondo la quale a Colonia non avrebbero mai abitato rom, l’artista decide di dedicare tutto il suo lavoro alla ricerca e alla testimonianza dell’esistenza di cittadini scomparsi a seguito delle persecuzioni naziste: ebrei, politici, militari, rom, omosessuali, testimoni di Geova, disabili. Con un segno concreto e tangibile ma discreto e antimonumentale, a conferma che la memoria deve costituire parte integrante della nostra vita quotidiana.Sceglie dunque il marciapiede prospiciente la casa in cui hanno vissuto i deportati e vi installa altrettante “pietre d’inciampo”, sampietrini del tipo comune e di dimensioni standard (10×10 cm.). Li distingue solo la superficie superiore, perché di ottone lucente. Su di essa sono incisi: nome e cognome del/lla deportato/a, età, data e luogo di deportazione e, quando nota, data di morte».
Curato da Adachiara Zevi, il progetto si avvaledi unComitato scientifico composto da Anna Maria Casavola, Annabella Gioia, Elisa Guida, Antonio Parisella, Liliana Picciotto, Micaela Procaccia e Michele Sarfatti; e di un Comitato organizzativocomposto da Marina Levi Fiorentino, Bice Migliau,Eugenio Iafrate e Sandra Terracina. Posto sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, hail Patrocinio del Comitato di Coordinamento per le Celebrazioni in Ricordo della Shoah della Presidenza del Consiglio dei Ministri, dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane e della Comunità Ebraica di Roma.
Il sito web www.memoriedinciampo.com, curato da Giovanni D’Ambrosio e Paolo La Farina, documenta interamente le precedenti edizioni: la mappa dei luoghi dove sono stati installati i sampietrini, fotografie, film e testimonianze, il lavoro svolto dagli studenti che hanno aderito al progetto didattico, testi storici e critici relativi alla deportazione di ebrei, politici e militari, un profilo biografico dell’artista e una vastissima rassegna stampa.
Alla settima edizione sarà nuovamente affiancato il progetto didattico curato da Annabella Gioia e Sandra Terracina: ogni Municipio coinvolto sceglierà una o più scuole cui affidare una ricerca storica sui perseguitati alla cui memoria sono dedicati i sampietrini. I risultati delle ricerche saranno pubblicati, come i precedenti, sul sito. I Municipi sono coadiuvati dal Progetto Memoriadella Fondazione CDEC e del Dipartimento Cultura dellaComunità Ebraica di Roma, dalla FNISM (Federazione Nazionale Insegnanti) – Sezione Roma e Regione Lazio e dall’Irsifar (Istituto Romano per la Storia d’Italia dal Fascismo alla Resistenza). {AG}foto-nazi{/AG}