ROMA – Il Ministero della Cultura ha destinato 5 milioni di euro per gli interventi urgenti di messa in sicurezza, consolidamento e restauro della Torre Garisenda di Bologna. Il Comune è stato identificato come il soggetto attuatore dell’intervento.
La misura è stata annunciata dal sottosegretario alla Cultura Lucia Borgonzoni, in accordo con il ministro Gennaro Sangiuliano. La decisione è stata presa dopo le segnalazioni della Sovrintendenza MiC del capoluogo emiliano.
Sulla questione si è aperto uno scontro tra Comune e ministero, con quest’ultimo che ha denunciato l’inerzia dell’ente locale nella segnalazione della gravità della situazione della Torre, simbolo di Bologna insieme alla Torre degli Asinelli.
La Torre ‘pendente’
La Torre Garisenda, eretta nel XII secolo a Bologna, è una delle due torri della città, alta 48 metri e situata accanto alla più imponente Torre degli Asinelli (97 metri). Amata dai bolognesi e menzionata nella Divina Commedia di Dante Alighieri, la Garisenda è inclinata da secoli a causa del cedimento del terreno immediatamente dopo la sua costruzione. Nel mese di novembre, l’area circostante è stata isolata a causa delle crescenti preoccupazioni degli esperti riguardo ai rischi di crollo. Tuttavia, non ci sono rischi immediati per la sicurezza delle persone.
Rimodulazione Fondi Pnrr
Il finanziamento di 5 milioni è stato reso possibile grazie a una rimodulazione dei fondi Pnrr a gennaio 2023, che ha individuato un residuo di 160 milioni di euro dopo una revisione degli stanziamenti a favore dei cinque depositi e rifugi speciali per gestire emergenze causate da calamità naturali.
La rimodulazione ha spostato i 160 milioni dalla voce “Creazione di siti per il ricovero di opere d’arte” a favore della linea d’azione “Realizzazione di interventi di adeguamento sismico dei luoghi di culto, torri e campanili.”
I restanti 155 milioni saranno destinati a interventi di adeguamento sismico di luoghi di culto, torri e campanili. Il sindaco Matteo Lepore ha dichiarato che i lavori per evitare il crollo della Torre Garisenda costeranno 20 milioni di euro e richiederanno almeno 10 anni.
Raccolta fondi
Nel frattempo è partita una raccolta fondi per il restauro della Torre che ha già superato 1,5 milioni di euro, con donazioni da parte di aziende locali, tra cui Piquadro e Zanichelli.
Fasi dei lavori e struttura di contenimento
I primi container rossi per la realizzazione della struttura di contenimento intorno alla torre sono già arrivati, da questi è, infatti, partita la prima fase della messa in sicurezza. Questa fase, del costo di circa 4,2 milioni, terminerà a febbraio 2024.
La seconda fase partirà sempre a febbraio con la posa di una struttura in metallo per contenere la torre e il suo cantiere. Il costo è stimato per oltre i 4 milioni di euro.