FIRENZE – Sono più di quattrocento gli studenti, appartenenti a 33 scuole, impegnati fino al 15 giugno a raccontare la loro esperienza nei musei toscani. Entra infatti nel vivo “Al Museo”, il progetto di alternanza scuola-lavoro, grazie al quale i ragazzi delle scuole superiori scoprono i musei ed entrano in contatto con un ambiente di lavoro. I musei, dal conto loro, avvicinano un segmento di età che spesso non li riconosce come un luogo da vivere.
“Con l’alternanza scuola-lavoro centriamo così in questo caso un doppio scopo” sottolineano l’assessore all’istruzione Cristina Grieco e la vice presidente ed assessore alla cultura della Toscana Monica Barni. “L’impegno dedicato alla creazione di percorsi di qualità per le scuole superiori è diventato per i musei un obiettivo importante – aggiunge Barni – ma i musei toscani si sono fatti trovare pronti ed hanno già attivato una serie di progetti”.
I musei coinvolti sono: Palazzo Fabroni a Pistoia, il Cassero, il museo dei mezzi di comunicazione, il Paleontologico di Montevarchi, quello della battaglia e di Anghiari in provincia di Arezzo alla provincia di Firenze, l’Archeologico di Montelupo, il museo Benozzo Gozzoli, i civici fiorentini, il Museo Galileo, il Museo Marino Marini e Palazzo Strozzi, il Museo archeologico e d’arte della Maremma nel grossetano, il Museo di storia naturale del Mediterraneo a Livorno, per proseguire con il Museo di Storia naturale dell’Università di Pisa, Prato Musei e Palazzo Pretorio a Prato.
“Il confronto con il mondo produttivo è un passaggio fondamentale per gli studenti” sottolinea l’assessore Grieco. Non si fa certo solo nei musei. “Nei giorni scorsi – ricorda – abbiamo salutato i 34 ragazzi di tredici diverse scuole che hanno fatto questa stessa esperienza all’interno degli uffici della Regione Toscana: numeri che andremo nei prossimi anni a potenziare”. Nelle prossime due settimane i protagonisti saranno però, per l’appunto, i ragazzi che hanno ‘lavorato’ nei musei: studenti da quattordici anni fino a diciannove che attraverso incontri, feste, interviste ed happenig racconteranno la loro esperienza all’interno dei musei toscani: diciassette le strutture coinvolte, ma la lista potrebbe in queste due settimane ulteriormente allungarsi. A rompere il ghiaccio per primo è stato, giovedì 1 giugno, Palazzo Strozzi.