FIRENZE – Da domenica 14 febbraio tornano in zona arancione Liguria, Abruzzo e Toscana, richiudono quindi i musei, anche quelli riaperti di recente. Nel caso di Firenze hanno da poco aperto le porte al pubblico i Musei comunali, gli Uffizi, l’Opificio delle Pietre Dure, il Museo del Bargello, il Museo Archeologico nazionale di Firenze e San Marco e il Museo di Galileo, mentre era in procinto di riaprire la Galleria dell’Accademia.
Il sindaco di Firenze, Dario Nardella,si è appellato al Governo Draghi, come riporta il quotidiano Firenze Today, affermando che “anche in fascia arancione i musei italiani sarebbero in grado di mantenere la sicurezza”. “Il mio appello – ha sottolineato Nardella – è di avere a cuore il destino dei musei, piccoli o grandi che siano, e di mostrare per la cultura e i siti d’arte la stessa attenzione che è stata mostrata per la scuola”.
Stesso destino per la Liguria, dove a Genova richiude Palazzo Ducale con la grande mostra dedicata a Michelangelo. All’Ansa la direttrice Serena Bertolucci ha dichiarato: “Affrontiamo una nuova chiusura con grande preoccupazione, ogni settimana perduta è in realtà un frammento di futuro eroso perché non solo ci impedisce di procurarci i mezzi economici che ci permettono di offrire al pubblico prossime iniziative, ma perché ogni volta interrompono la creazione e la soddisfazione di bisogni culturali, sempre e comunque in sicurezza. Rattrista anche il fatto che il nuovo ennesimo sacrificio della cultura passi inosservato”. “Abbiamo bisogno di chiunque abbia voglia di alzare la propria voce per rivendicare l’importanza della cultura nella vita di tutti” – questo l’appello della direttrice.
Restano in zona gialla Basilicata, Calabria, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Molise, Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia, Valle d’Aosta, Veneto.