ROMA – Dal 15 luglio all’11 dicembre 2022 si svolgerà la 23ª Esposizione Internazionale di Triennale Milano, dal titolo Unknown Unknowns. An Introduction to Mysteries.
L’Esposizione è stata presentata il 30 maggio presso la Sala Conferenze Internazionali della Farnesina a Roma alla presenza di Luigi Di Maio, Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, e sono intervenuti: Dimitri S. Kerkentzes, Segretario Generale del Bureau International des Expositions (BIE), Stefano Boeri, Presidente di Triennale Milano, Carla Morogallo, Direttrice Generale di Triennale Milano, Ersilia Vaudo e Francis Kéré, Main Curators della 23ª Esposizione Internazionale.
“La 23ª Esposizione Internazionale – ha spiegato Stefano Boeri – vuole essere una piattaforma di dialogo e ricerca, un’occasione di scambio e incontro che coinvolge artisti, designer, architetti, curatori, scuole e collettivi, ma anche istituzioni culturali, musei e istituti di ricerca provenienti da tutto il mondo. Questa pluralità di punti di vista ci permetterà di allargare lo sguardo su quello che ancora non sappiamo di non sapere. In un momento drammatico e complesso come quello che stiamo vivendo, crediamo che sia più importante che mai preservare e valorizzare lo scambio di idee, esperienze e riflessioni tra paesi e culture diversi.”
Al centro di questa edizione della manifestazione c’è il tema dell’ignoto. L’Esposizione si interroga, infatti, sui misteri del mondo conosciuto, aprendo uno spazio di riflessione su “quello che non sappiamo di non sapere”. Unknown Unknowns propone uno sguardo nuovo sullo sconosciuto, non attraverso polarizzazioni – luce/buio, pieno/vuoto, scienza/arte –, ma come occasione di indagine: dall’universo più lontano alla materia oscura, dal fondo degli oceani all’origine della nostra coscienza. L’ignoto diventa così una dimensione da vivere, non più in antagonismo con ciò che non conosciamo, ma come elemento di stupore di fronte alla vastità di ciò che ci sfugge.
L’Esposizione si presenta come una costellazione di mostre e progetti riunendo 400 artisti, designer, architetti, provenienti da più di 40 paesi; oltre 600 opere; 22 partecipazioni internazionali, con una forte presenza del continente africano, rappresentato da 6 padiglioni nazionali (Burkina Faso, Ghana, Kenya, Lesotho, Repubblica Democratica del Congo e Ruanda).
Le mostre e i progetti della 23ª Esposizione Internazionale
La mostra tematica, curata da Ersilia Vaudo, sarà il centro nevralgico della 23ª Esposizione Internazionale e presenterà più di cento tra opere, progetti e installazioni di artisti, ricercatori e designer internazionali che si confrontano con l’ignoto.
Comprenderà quattro special commission che Triennale ha affidato al designer giapponese Yuri Suzuki, alla designer italiana Irene Stracuzzi, al collettivo di architetti statunitensi SOM, e all’artista turco- americano Refik Anadol.
Oltre alle opere commissionate, la mostra includerà una serie di installazioni site specific, tra cui quelle realizzate da Andrea Galvani, Tomás Saraceno, Bosco Sodi, Protey Temen, Julijonas Urbonas e Marie Velardi.
Lungo il percorso espositivo saranno inoltre presenti quattro Listening Chambers, spazi in cui il suono si fa parola e dove il visitatore potrà abbandonarsi alle narrazioni di grandi personalità del mondo scientifico. E così il neuroscienziato Antonio Damasio affronterà il tema del sé e della coscienza, il fisico teorico Carlo Rovelli quello del tempo, il filosofo della biologia Telmo Pievani rifletterà sull’origine della vita, la fisica teorica Lisa Randall sul mistero di ciò che sta al di là dei nostri sensi.
Nell’ottica del riuso e della sostenibilità, l’allestimento della mostra tematica – progettato da Space Caviar e realizzato da WASP – sarà interamente creato attraverso la stampa 3D, utilizzando solo materiali di origine naturale e in gran parte derivati da sottoprodotti dell’industria agroalimentare.
I progetti di Francis Kéré
Le opere che Francis Kéré, Pritzker Architecture Prize 2022, ha ideato per la 23ª Esposizione Internazionale invitano i visitatori a usare tutti i sensi e ricordano che esiste una conoscenza troppo spesso trascurata che dovremmo riscoprire per affrontare gli “Unknown Unknowns” che ci attendono. Il primo progetto è una torre alta 12 metri all’ingresso di Triennale che riunisce immagini e materiali che raccontano di ciò che è stato e di ciò che verrà. L’installazione Yesterday’s Tomorrow, al centro della sezione delle partecipazioni internazionali, interroga l’architettura vernacolare del Burkina Faso, con le sue pratiche e rappresentazioni, per farla rivivere in un modo nuovo.
Kéré ha progettato inoltre le sedute per gli spazi comuni di Triennale e l’installazione Under a Coffee Tree, realizzata in collaborazione con Triennale e Lavazza Group e situata nel Caffè Triennale. Un albero, simbolo di socialità, proprio come il rito del caffè che avvicina e accomuna persone diverse in tutto il mondo. Kéré è stato inoltre incaricato dal Burkina Faso – che per la prima volta partecipa all’Esposizione Internazionale – di realizzare il progetto Drawn Together, un muro che i visitatori sono invitati a co-creare.
Mondo Reale della Fondation Cartier
La Fondation Cartier pour l’art contemporain, con cui Triennale Milano ha avviato un partenariato della durata di otto anni, è stata invitata a prendere parte alla 23ª Esposizione Internazionale. La mostra Mondo Reale, curata da Hervé Chandès, Direttore Artistico Generale di Fondation Cartier, sarà una riflessione sui concetti di mistero e ignoto, attraverso il lavoro di 17 artisti internazionali.
Tra film, dipinti, fotografie, installazioni e sculture, la mostra esplora la realtà come rêverie, proponendo un’esperienza estetica e contemplativa strutturata intorno alla conoscenza e al suo annullamento: un incontro diretto ed emozionale con molteplici visioni dell’ignoto attraverso la lente dell’arte e della scienza.
L’exhibition design è concepito da Formafantasma e riunisce opere iconiche, alcune delle quali realizzate appositamente per questa mostra, degli artisti: Jean-Michel Alberola, Alex Cerveny, Jaider Esbell, Fabrice Hyber, Yann Kebbi, Guillermo Kuitca, Hu Liu, David Lynch, Ron Mueck, Virgil Ortiz, Artavazd Pelechian, Sho Shibuya, Alev Ebüzziya Siesbye, Patti Smith, Sarah Sze, Andrei Ujica, Jessica Wynne.
La Tradizione del Nuovo
Il Museo del Design Italiano di Triennale Milano, diretto da Marco Sammicheli, proporrà un progetto espositivo che, a partire dalla collezione di Triennale e dagli archivi delle passate Esposizioni Internazionali, racconterà come il design italiano abbia sempre avuto un approccio coraggioso e dedicato all’esplorazione, affrontato il non ancora conosciuto attraverso la ricerca. La mostra, intitolata La Tradizione del Nuovo, raccoglie opere, installazioni, documenti, processi creativi e sperimentazioni che hanno contribuito allo sviluppo della società toccando aspetti sociologici, commerciali, ecologici, tecnologici e culturali tra il 1964 e il 1996.
Progetti speciali
L’Esposizione Internazionale comprenderà una serie di progetti speciali commissionati da Triennale ad alcune personalità del mondo della cultura, tra cui gli storici dell’arte Giovanni Agosti e Jacopo Stoppa, il musicista e scrittore Francesco Bianconi, il filosofo Emanuele Coccia, la ricercatrice e docente del Dipartimento ABC del Politecnico di Milano Ingrid Paoletti, l’artista e Grand Invité di Triennale 2021-2024 Romeo Castellucci, il maestro dell’architettura e del design Andrea Branzi.
Nello spazio espositivo intorno a Casa Lana verrà inoltre allestita la mostra Ettore Sottsass. Il calcolo, secondo appuntamento del ciclo dedicato all’architetto e designer che affronterà il rapporto tra grande numero e tecnologia e la collaborazione di Sottsass con Olivetti.
Planeta Ukrain
Planeta Ukrain, il Padiglione dell’Ucraina alla 23ª Esposizione Internazionale, sarà un progetto diffuso negli spazi interni ed esterni di Triennale. La partecipazione ucraina ha preso forma attraverso incontri, riflessioni, dialoghi e una mostra che si sono svolti da marzo 2022 e che continueranno fino all’apertura e per tutta la durata della manifestazione. Planeta Ukrain, curato dallo scrittore Gianluigi Ricuperati con l’attrice Lidiya Liberman e la pianista Anastasia Stovbyr, presenta una panoramica della cultura contemporanea ucraina toccando diversi ambiti disciplinari. Saranno coinvolti nel progetto importanti artisti ucraini, tra cui l’artista e fotografo Boris Michajlov, l’artista Nikita Kadan, la disegnatrice Sasha Sinimova, la fotografa e scrittrice Yevgenia Belorusets.
Bee Awards
Come avvenuto per la 22ª Esposizione Internazionale Broken Nature: Design Takes on Human Survial, anche per questa edizione verranno assegnati i Bee Awards ai tre contributi più meritevoli tra le partecipazioni internazionali, scelti sulla base dell’accuratezza dell’interpretazione del tema e della qualità e rilevanza delle idee proposte. La giuria sarà nominata nel mese di giugno e i premi verranno annunciati il 13 luglio 2022, in occasione della cerimonia di inaugurazione. I tre premi sono stati realizzati dalla designer Nina Salsotto – Unurgent Argilla, con materiali provenienti dal giardino di Triennale.
Le pubblicazioni e il progetto grafico
Due pubblicazioni, curate da Emanuele Coccia ed edite da Electa, accompagneranno l’Esposizione Internazionale. Si tratta di un volume di saggi e un catalogo che forniranno al lettore una guida e uno strumento prezioso per comprendere le tematiche della manifestazione.
L’identità visiva dell’Esposizione e delle pubblicazioni è stata sviluppata dallo studio grafico 2×4 di New York. Il sistema grafico si basa su una metafora affascinante quanto misteriosa: un fascio di luce che separa due vuoti, un frammento di conoscenza in un universo sconosciuto.
Vademecum
23ª Esposizione Internazionale di Triennale Milano
Unknown Unknowns. An Introduction to Mysteries
15 luglio – 11 dicembre 2022
Pre-apertura (su invito): 12, 13, 14 luglio 2022
Conferenza stampa di presentazione: 12 luglio 2022, ore 11.30
Biglietti: 22 euro (intero) / 18 euro (ridotto) / 11 euro (studenti) Disponibili su triennale.org