TORINO – L’iconodiagnostica è la disciplina che applica la diagnosi medica allo studio delle opere d’arte. E’ grazie a questa tecnica che un team di ricercatori del Dipartimento di Scienze della Sanità Pubblica e Pediatrica dell’Università di Torino, in collaborazione con l’Università Autonoma di Madrid ed un centro di ricerca del New Mexico, sono riusciti a identificare i segni dell’ictus nell’autoritratto di El Greco dal titolo ”Portrait of an old man”, conservato al Metropolitan Museum di New York, che il pittore dipinse tra il 1595 e il 1600. Un autoritratto molto realistico che ha permesso di dimostrare ai ricercatori che a volte i quadri possono raccontare molto di più di quanto sembrerebbe a un primo sguardo.
Raffaella Bianucci, paleopatologa e antropologa dell’ateneo di Torino (Sezione di Medicina Legale), Otto Appenzeller, neurologo (New Mexico Health Enhancement and Marathon Clinics Research Foundation, USA), e lo storico dell’arte e biografo del pittore Fernando Marìas (Universitá Autonoma di Madrid), hanno identificato i sintomi della malattia a livello del lobo parietale destro, in cui sono state evidenziate alcune caratteristiche della lesione cerebrale come una malformazione oculare, la fronte sinistra meno corrugata e l’orecchio più grande. Tutto questo nell’unico autoritratto che l’artista dipinse 14 anni prima della sua morte. La ricerca è stata pubblicata sulla rivista internazionale scientifica “Journal of the Neurological Sciences”.