MILANO – Con il cambio della Governance, il Gruppo UniCredit ha annunciato una nuova strategia per rilanciare e valorizzare il proprio patrimonio artistico. All’indomani dalla decisione di interrompere il progetto Art4Future, avviato nel 2019 e consistente nella vendita all’asta di una parte della propria collezione, tra le maggiori d’Europa, composta da circa 60mila opere acquisite nel corso del tempo, il Gruppo intende ora mettere in campo nuove significative azioni per rendere questo patrimonio sempre più accessibile.
La collezione del Gruppo bancario comprende opere dall’antichità ad oggi, collocate nelle diverse sedi internazionali. Spazia da manufatti preistorici a reperti archeologici, da capolavori di grandi maestri italiani come Canaletto e Tintoretto, a maestri moderni come Yves Klein, Fernand Léger, Giorgio Morandi, Giacomo Balla, Kurt Schwitters, Oskar Kokoschka, fino ad artisti contemporanei come Baselitz e Richter, Emil Nolde, Warhol, Christo, Andreas Gursky e Candida Höfer. E poi ancora il Novecento italiano con Giorgio de Chirico, Sironi, Carlo Carrà, Renato Guttuso, Felice Casorati, Antonio Donghi e grandi fotografi come Luigi Ghirri, Mimmo Jodice, Franco Fontana, Gabriele Basilico, fino alle nuove generazioni di artisti come Beecroft, Vezzoli, Sissi e Nico Vascellari.
Come spiegato da Andrea Orcel, ceo di UniCredit, “arte e cultura sono il fulcro della storia e del patrimonio di questo Paese, nonché elementi fondamentali da cui ripartire per costruire il nostro futuro”. Da qui anche la decisione di “interrompere la vendita di opere e di promuovere una serie di attività con una forte impronta innovativa a sostegno dell’arte e della cultura, vero motore di sviluppo e coesione sociale”. “Valori e principi, questi” – ha sottolineato ancora – “che sono convinto debbano essere parte integrante del ruolo che una banca deve perseguire in tutte le comunità in cui opera”. L’obiettivo – ha concluso Orcel – “sarà rendere il nostro eccezionale patrimonio artistico accessibile a un pubblico più ampio, sostenendo il benessere economico e sociale dei territori”.
Tra le principali iniziative che UniCredit promuoverà – spiega una nota – c’è innanzi tutto la possibilità di un accesso virtuale alla raccolta di opere d’arte della banca. Previsti inoltre diversi programmi educativi dedicati ai più giovani, realizzati in collaborazione con UniCredit Foundation. Infine, una mostra itinerante “in linea con gli obiettivi della Fondazione di supporto ai giovani e all’istruzione”.
La notizia dello stop alla vendita delle opere è stata accolta con soddisfazione anche dal Ministro della Cultura, Dario Franceschini che ha affermato: “una scelta assolutamente in linea con lo spirito di collaborazione che il privato e il pubblico devono avere nel tutelare e valorizzare lo straordinario patrimonio artistico Italiano”.