ROMA – Il 22 e 23 marzo tornano le Giornate FAI di Primavera, giunte alla loro 33ª edizione, un appuntamento che quest’anno assume un significato speciale. Si celebra, infatti, il cinquantesimo anniversario della fondazione del FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano ETS, nato nel 1975 grazie alla visione di Giulia Maria Crespi, Renato Bazzoni, Alberto Predieri e Franco Russoli.
Per due giorni, 750 luoghi in 400 città apriranno le loro porte ai visitatori grazie all’instancabile impegno di 350 Delegazioni e Gruppi FAI sparsi in tutta Italia.
Il Presidente del FAI, Marco Magnifico, ha sottolineato l’importanza di questa edizione nell’ottica di un rafforzamento della coscienza europea: “Da oggi e senza incertezza anche noi del FAI dobbiamo avere ancora più chiaro che ogni nostra azione sociale ed educativa debba concorrere al rafforzamento di una comune coscienza europea”. Un messaggio che si inserisce in un contesto storico in cui la tutela del patrimonio culturale diventa una responsabilità collettiva.
Anche il Ministro della Cultura, Alessandro Giuli, ha evidenziato la coincidenza tra il cinquantesimo anniversario del FAI e quello del Ministero della Cultura, ricordando come entrambe le istituzioni siano nate nel 1975 per rispondere a un’esigenza comune: preservare e promuovere il patrimonio culturale italiano. “Paesaggi, monumenti, opere d’arte, documenti e testimonianze del passato costituiscono la nostra essenza e la nostra italianità”, ha dichiarato Giuli, sottolineando il ruolo attivo dei volontari del FAI in questa missione.
L’Italia da nord a sud: luoghi nascosti e storie svelate
Dal Nord al Sud del Paese, il programma delle Giornate FAI di Primavera permetterà di scoprire borghi, palazzi storici, luoghi di ricerca e innovazione, spazi di archeologia industriale, case private, botteghe e siti legati ad antichi mestieri. Un itinerario che toccherà anche luoghi in corso di restauro e spazi dedicati alla natura e alla cultura, per un’esperienza di immersione totale nelle radici italiane.
Dai borghi abbarbicati sulle colline ai palazzi nobiliari nascosti tra le vie delle città, ai giardini segreti, le Giornate FAI di Primavera 2025 aprono le porte di luoghi straordinari.
Dall’Abruzzo alla Basilicata: storia, arte e paesaggi “lunari“
Incastonato tra il Gran Sasso e la costa, il borgo medievale di Loreto Aprutino custodisce tesori d’arte e architettura. Tra i vicoli in pietra e i palazzi nobiliari, la Chiesa di Santa Maria in Piano svelerà il suo affresco quattrocentesco La visione dell’oltretomba, restaurato di recente, mentre nel Parco dei Ligustri il tempo sembra sospeso tra sentieri, arbusti esotici e alberi secolari.
A Aielli, il “balcone della Marsica”, la storia si racconta sui muri: le pareti del borgo si sono trasformate in un museo a cielo aperto grazie a straordinari murales di street art. Un itinerario tra colori e memorie che interroga il rapporto tra uomo e ambiente.
Nel surreale paesaggio dei Calanchi di Aliano, la terra argillosa scolpita dal tempo narra il passato di un luogo legato a Carlo Levi e al suo confino. Il percorso condurrà fino al borgo abbandonato di Alianello Vecchio, dove le rovine evocano un’epoca lontana, popolata un tempo da contadini e artigiani.

Dal Pollino alla Calabria: tra natura e riti antichi
Nel Parco Nazionale del Pollino, tra le montagne più alte dell’Appennino meridionale, si seguiranno le tracce di Italus, il pino loricato più antico d’Europa, che con i suoi 1230 anni è divenuto un simbolo di resilienza. Il cammino condurrà fino a Pietra Castello per proseguire su un vecchio tracciato ferroviario per il trasporto del legname realizzato nel primo decennio del XX sec.
Nel borgo calabrese di Nocera Terinese ci potrà immergere tra le sue chiese e tradizioni. Tra queste, il rito della flagellazione dei Vattienti, raccontato in una mostra allestita nel Convento dei Cappuccini, con il contributo dell’antropologo Vito Teti. A completare l’esperienza, la Passeggiata dei cinque mulini, lungo il fiume, tra flora e resti di antichi opifici.
Più a sud, nel Parco Archeologico di Capo Colonna, a Crotone, l’antico Mosaico dei Delfini, nascosto per secoli, sarà eccezionalmente visibile. Un viaggio nell’antica Magna Grecia, dove il tempio di Hera Lacinia dominava il promontorio sul mare.
Napoli e la Campania: tra mausolei e ville regali
A Napoli, il misterioso Mausoleo Schilizzi, con la sua architettura ispirata all’arte egizia, si rivelerà per la prima volta ai visitatori, raccontando le vicende della famiglia Schilizzi e il suo legame con la Grande Guerra. Poco distante, nella quiete di Villa Rosebery, oggi residenza del Presidente della Repubblica, i giardini affacciati sul mare e le sale storiche saranno aperte in via eccezionale.
A Castellammare di Stabia, lo Stabilimento Militare Produzione Cordami, da secoli al servizio della Marina, mostrerà al pubblico i macchinari storici ancora in funzione, mentre il Faro di Miseno, a Bacoli, sarà la meta di un trekking spettacolare, tra il Golfo di Napoli e il Sentiero degli Uccelli.
Nel Salernitano, dopo mesi di restauri, riaprirà il giardino storico di Villa d’Ayala a Valva: un trionfo di arte barocca, con il magnifico Teatrino di Verzura, un gioiello di architettura verde che evoca le antiche feste di corte.
Dall’Emilia al Friuli: palazzi storici e antiche scuole
A Bologna, il museo marionannivirgola, casa del maestro della luce Mario Nanni, sarà una sorpresa: non un semplice museo, ma uno spazio in continua trasformazione, che unisce architettura, arte e sperimentazione.
A Trieste, il sontuoso Palazzo della Regione (ex Lloyd) aprirà i suoi saloni affacciati su Piazza Unità d’Italia, mentre a Udine, il prestigioso Palazzo Antonini Mangilli del Torso, sede del CISM, rivelerà gli interni decorati e il maestoso salone delle feste.
A Spilimbergo, la Scuola Mosaicisti del Friuli, eccellenza mondiale dell’arte musiva, offrirà un percorso attraverso i suoi laboratori, dove antiche tecniche si fondono con la contemporaneità.
Roma e il Lazio: luoghi del potere e giardini nascosti
A Roma si potrà visitare il maestoso Palazzo Farnese, sede dell’Ambasciata di Francia, con gli affreschi dei Carracci che decorano la celebre Galleria d’Ercole. Poco distante, il Palazzo del Collegio Romano, oggi sede del Ministero della Cultura, aprirà le sue sale storiche, tra cui la biblioteca con la pianta di Roma del 1748.
Nel verde del Gianicolo, sarà eccezionalmente aperta la Villa Il Vascello, sede del Grande Oriente d’Italia, progettata tra il 1655 e il 1663 da Plautilla Bricci, pittrice e probabile prima “architettrice” del mondo occidentale – alla quale è ispirato il romanzo L’architettrice di Melania Mazzucco.
Fuori città, a Monte Porzio Catone, la storica Villa Mondragone, dimora papale nel Seicento, rivelerà i suoi affreschi e le storie di Galileo Galilei e Guglielmo Marconi.
Dalla Liguria alla Lombardia: tra arte industriale e panorami inediti
A Genova, il maestoso Palazzo della Banca d’Italia permetterà una visita straordinaria ai suoi caveau, mentre a Lerici, la Sezione Operativa Navale della Guardia di Finanza opererà alcune manovre in mare della durata di 30 minuti circa nel golfo antistante il Castello di Lerici.
A Milano, la modernissima Torre Libeskind, simbolo del nuovo skyline e soprannominata il Curvo per la sua forma ispirata alla Pietà Rondanini di Michelangelo Buonarroti aprirà le sue terrazze consentendo di godere della splendida vista panoramica verso nord e sud. Sede milanese di PwC Italia, la torre torna ad accogliere i visitatori dopo aver ospitato nel 2022 un’opera di Botticelli e nel 2024 una di Picasso.
Progettata da Daniel Libeskind, la torre – alta 175 metri – è tra le architetture più riconoscibili dello skyline cittadino. PwC Italia, che sostiene il FAI nell’organizzazione dell’iniziativa, offrirà visite gratuite alla propria sede, confermando l’impegno verso la valorizzazione culturale e la condivisione con la comunità.
“Abbiamo voluto aprire le porte della Torre per condividere la visione architettonica di Libeskind e partecipare attivamente a un’iniziativa che arricchisce il patrimonio collettivo”, afferma Giovanni Andrea Toselli, Presidente e AD di PwC Italia.

A Brescia, il nuovo Centro Culturale MITA, con la più grande collezione di tappeti antichi al mondo, consentirà di amirare esemplari, alcuni rarissimi, provenienti dall’Anatolia, Asia Centrale, dal Caucaso, dall’Estremo e dal Medio Oriente, dall’ India e dalla Persia.
A Imbersago, sul fiume Adda, si potrà riscoprire il Traghetto di Leonardo, ideato o perfezionato da Leonardo da Vinci, che ne studiò a lungo il progetto tra il 1506 e il 1507, durante il suo soggiorno a Vaprio d’Adda. L’amministrazione comunale ha scelto di candidare il traghetto al censimento de “I Luoghi del Cuore” perché è l’unico esemplare funzionante al mondo, un autentico patrimonio storico e culturale da preservare.
Dal Veneto fino alla Sicilia: tra ville veneziane e città-museo
A Venezia, tra le sale affrescate di Palazzo Labia, con i capolavori di Tiepolo, e i laboratori dell’Accademia di Belle Arti, la bellezza si manifesta in tutte le sue forme.
A Gibellina, nel cuore della Sicilia, si potrà esplorare la città dell’arte contemporanea: dal Museo delle Trame Mediterranee al MAC, con le opere di Mario Schifano e Renato Guttuso, fino al celebre Sistema delle Piazze di Pietro Consagra.
L’elenco completo dei luoghi visitabili e le modalità di partecipazione sono disponibili sul sito www.giornatefai.it.