WASHINGTON – Si è tenuta martedì 19 marzo la conferenza stampa di presentazione della mostra “Tintoretto: Artist of Reinassance Venice” e delle due esposizioni ad essa collegate “Drawing in Tintoretto’s Venice” e “Venetian Prints in the time of Tintoretto”.
La grande retrospettiva, ospitata presso la National Gallery of Art (Nga) di Washington, è stata realizzata in collaborazione con la Fondazione Musei Civici di Venezia e le Gallerie dell’Accademia di Venezia.
Sono intervenuti all’inaugurazione la neo-direttrice della Nga, Kaywin Feldman, l’Ambasciatore d’Italia Armando Varricchio, il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, i due curatori Robert Echols e Frederick Ilchman, il segretario organizzativo della Fondazione Musei civici veneziani, rispettivamente Maria Cristina Gribaudi, Gabriella Belli e Mattia Agnetti, la direttrice delle Gallerie dell’Accademia, Paola Marini, il presidente e il curatore della Collezione d’Arte dell’Ateneo Veneto, Giampaolo Scarante e Camillo Tonini, il vicedirettore della Scuola Grande di San Rocco, Demetrio Sonaglioni, Maria Agnese Chiari Moretto Wiel, professoressa di Storia dell’Arte veneziana alla Wake Forest University di Venezia, e Leslie Contarini, direttrice del Venice Program di Save Venice, organizzazione americana che ha contribuito alla preservazione e al restauro di numerose opere di Tintoretto.
L’esposizione, che presenta circa 50 dipinti e più di una dozzina di opere su carta, aprirà al pubblico il 24 marzo e resterà visitabile fino al 7 luglio 2019. L’insieme dei lavori esposti, ha spiegato la direttrice Feldman confermano “il dinamismo e l’abilità del Tintoretto”.
“Realizzare a Washington questa mostra nell’anno in cui celebriamo i 500 anni dalla nascita di Tintoretto – ha spiegato Brugnaro – è per noi molto importante. Nelle sue opere questo straordinario artista testimonia la forza dei valori occidentali e della libertà che Venezia, come Washington, ha sempre difeso rimanendo aperta al dialogo e coltivando rapporti con tutto il mondo”.
“Il genio e lo spirito innovativo di Tintoretto ci ricordano – ha invece sottolineato Varricchio – come l’Italia e Venezia, da sempre crocevia di culture, abbiano saputo nel corso dei secoli, coniugare tradizione e innovazione, e guardare al futuro senza dimenticare il passato”. Concetto questo ribadito anche dal sindaco Brugnaro, il quale ha ricordato che la Repubblica Serenissima fu uno dei primi Stati a riconoscere l’indipendenza degli Stati Uniti d’America. Il primo cittadino di Venezia ha quindi affermato: “La storia ci unisce, insieme faremo grandi percorsi se ci rispetteremo come città e come persone.Tutti quelli che vorranno venire a Venezia nel rispetto della città saranno i benvenuti, vi accoglieremo sempre con il cuore e le braccia aperte”.