AMSTERDAM – Connettere il mondo alle storie che contano questo il focus del World Press Photo Award 2024, lil prestigioso riconoscimento che, da quasi 70 anni, premia le migliori immagini di fotogiornalismo dell’anno.
Le foto dei vincitori del 2024, che attraverso i loro scatti ci raccontano un mondo complesso e in continua evoluzione, sono state annunciate oggi e saranno raccolte nel volume World Press Photo 2024.
Oltre a testimoniare la forza e l’urgenza del fotogiornalismo, le immagini vincitrici ricordano anche i rischi che i fotografi affrontano quotidianamente per portare alla luce la verità. Nel 2023, infatti, 99 fotogiornalisti hanno perso la vita mentre svolgevano il loro lavoro: 92 palestinesi, 2 israeliani e 3 libanesi.
Le immagini che raccontano il nostro tempo
Il concorso ha premiato 33 fotografi per 32 servizi fotogiornalistici, selezionati da una giuria internazionale indipendente, su un totale di 61.062 opere candidate, inviate da 3.851 fotografi provenienti da 130 Paesi del mondo. Un mosaico di sguardi e di voci che ci offrono una panoramica delle sfide e delle speranze che caratterizzano il nostro tempo complesso.
Foto dell’anno 2024: un dolore straziante, un’umanità immensa
La foto dell’anno 2024 è A Palestinian Woman Embraces the Body of Her Niece del fotografo palestinese Mohammed Salem, già vincitore di precedenti edizioni del World Press Photo Award.
L’immagine mostra Inas Abu Maamar, 36 anni, mentre culla il corpo della nipote Saly, 5 anni, uccisa insieme alla madre e alla sorella quando un missile israeliano ha colpito la loro casa a Khan Younis, Gaza.
Salem descrive questa foto come un “momento potente e triste che riassume il senso più profondo di ciò che stava accadendo nella Striscia di Gaza“. La giuria ha premiato l’opera per la cura e il rispetto della composizione, un racconto visivo allo stesso tempo metaforico e letterale di una perdita inimmaginabile.
Storia dell’anno
La fotografa Lee-Ann Olwage ha vinto il premio per la Storia dell’anno con il suo lavoro valim-babena, realizzato per la rivista GEO. Il reportage esplora lo stigma che colpisce le persone affette da demenza in Madagascar, dove la mancanza di consapevolezza pubblica su questa malattia è ancora molto diffusa.
Motivazione della giuria: “Questa storia affronta un problema sanitario universale attraverso la lente della famiglia e dell’assistenza. La selezione di immagini è composta con calore e tenerezza, ricordando a chi guarda le immagini l’amore e la vicinanza necessari in un periodo di guerre e aggressioni in tutto il mondo”.
Progetto a lungo termine: le due frontiere dei migranti
Alejandro Cegarra ha ricevuto il premio per il Progetto a lungo termine con il suo lavoro The Two Walls. Il reportage documenta le sfide e i pericoli affrontati dai migranti che attraversano il Messico diretti verso gli Stati Uniti, all’ombra delle politiche migratorie sempre più restrittive del Paese.
Cegarra ha iniziato questo progetto nel 2018. Per la giuria il fatto che lui stesso sia un migrante ha dato una prospettiva sensibile e centrata sull’uomo, mettendo al centro l’autonomia e la resilienza dei migranti.
World Press Photo Open Format: la guerra raccontata da una fotografa ucraina
Il premio World Press Photo Open Format è stato assegnato alla fotografa ucraina Julia Kochetova per War is Personal, un lavoro che intreccia foto con poesie e musica, in collaborazione con un illustratore e dj ucraino.
Fiona Shields, responsabile della fotografia di The Guardian e presidente della giuria del World Press Photo Contest 2024, sottolinea come “Tutte le immagini vincitrici hanno la capacità di trasmettere un momento specifico, ma anche di risuonare al di là del loro soggetto e del loro tempo ed è questo quello che speravamo di trovare. La Foto dell’Anno racchiude proprio questo senso di impatto: è incredibilmente commovente quando la si guarda e, allo stesso tempo, fa discutere sulla pace, il che è estremamente potente in un momento in cui la pace può talvolta sembrare solo un’improbabile fantasia“.
Il libro World Press Photo 2024
Nel libro del World Press Photo 2024, le fotografie, suddivise per temi, mettono in luce la complessità del fotogiornalismo. In un’epoca in cui la verità è spesso messa in discussione, queste immagini coraggiose offrono preziosi spunti di riflessione, testimonianza dell’importanza della fotografia documentaria. Il volume è in uscita il 17 maggio per Marsilio Arte.