ROMA – Il 5 novembre 2024, il mondo dell’arte ha perso una delle sue voci artistiche più intime e profonde: Marilù Eustachio, pittrice e fotografa, si è spenta a 90 anni presso l’Ospedale Santo Spirito di Roma. Nata a Merano il 15 agosto 1934, Eustachio è stata un punto di riferimento per l’arte contemporanea italiana, grazie alla sua visione introspettiva e rigorosa, caratterizzata da uno stile personale e un’attenzione per la letteratura che arricchiva ogni sua opera.
L’esordio e l’evoluzione artistica di Marilù Eustachio
Marilù Eustachio si avvicina all’arte fin da giovanissima, immersa in un ambiente che nutre il suo talento. Dopo essersi trasferita a Roma a soli due anni, segue studi classici conseguendo una borsa di studio all’Accademia di Francia, per poi proseguire iscrivendosi alla facoltà di Lettere e Filosofia.
La carriera artistica inizia con un ciclo di studi monocromi sul ritratto, un percorso che, a partire dal 1968, la porta a ridurre progressivamente la figurazione, arrivando a esplorare il limite della percezione. Negli anni ’80 sperimenta un nuovo linguaggio visivo, dando vita a un intrigante fusione tra letteratura e arti figurative. Tra i lavori più emblematici di questo periodo si ricorda una serie di quadri bianchi, realizzati con garza incollata su tela.
Una vita dedicata alla libertà espressiva
Per Marilù Eustachio, l’arte non è solo un mezzo espressivo, ma un processo di scoperta e introspezione. Scegliendo di non apparire spesso sulla scena pubblica, Eustachio preferisce il rigore e la libertà espressiva alla visibilità, sviluppando una produzione artistica che riflette il suo approccio riservato e meditativo.
Le sue opere testimoniano, inoltre, la costante dimensione “osmotica” tra pittura e scrittura, evidenziata dai numerosi diari, arricchiti da schizzi, annotazioni e trascrizioni. Con oltre 300 taccuini realizzati, questa pratica artistica diviene uno strumento per documentare e reinterpretare continuamente la sua evoluzione creativa, un metodo diaristico che oggi consente di scoprire i temi ricorrenti e le tecniche dell’artista.
Marilù Eustachio e la fotografia
Parallelamente alla pittura, Marilù Eustachio esplora la fotografia, concentrandosi su nature morte e oggetti trovati. In queste opere fotografiche si ritrova lo stesso approccio metodico e riflessivo della pittura: ogni immagine rappresenta una ricerca visiva e concettuale, una costruzione di spazi e luce che riflette il suo studio costante sulla percezione.
Una mostra tributo a Trastevere
Il 28 novembre 2024, presso la Galleria Heimat a Trastevere, sarà inaugurata una mostra collettiva per rendere omaggio alla vita e all’opera di Marilù Eustachio. A cura di Giovanna Della Chiesa, l’esposizione riunirà le opere di artiste a lei vicine, come Titina Maselli, Carla Accardi e Giosetta Fioroni, in un dialogo tra passato e presente. La mostra sarà una testimonianza della sua influenza nel mondo dell’arte, che continua a risuonare attraverso le voci di coloro che l’hanno conosciuta e ammirata.