OXFORD – È una mostra inedita quella su Andy Warhol che apre il 4 febbraio all’Ashmolean Museum di Oxford dal titolo Andy Warhol: Works from the Hall Collection. Oltre cento opere che restituiscono una differente immagine dell’artista. Sculture, serigrafie, dipinti e disegni che mostrano anche l’altra faccia di Warhol, quella più cupa che va oltre le icone, i divi di Hollywood o gli oggetti di consumo.
La mostra, curata da Sir Norman Rosenthal, crea infatti un percorso espositivo, organizzato in ordine cronologico, che abbraccia tutta la carriera di Warhol, ma che oltre ad esporre i lavori più iconici degli anni Sessanta, offre anche l’opportunità di cogliere un’immagine più complessa del grande artista. Quel lato oscuro e sicuramente meno glamour, fatto anche di immagini angoscianti, che fornisce una visione più completa dell’arte e della personalità di Warhol.
Le opere provengono per la maggior parte dalla collezione Hall, con alcuni prestiti anche dal Warhol Museum di Pittsburgh. Si parte dunque dai lavori più celebri come le serie dei fiori, le scatole Brillo, o i ritratti di amici e personaggi famosi per arrivare alle ultime opere, in cui Warhol esplora nuovi territori, avvicinandosi anche a temi politici e religiosi. Sono perlopiù opere realizzate a partire dagli anni Ottanta, quando Warhol comincia a lasciarsi alla spalle gli “eroici” anni Sessanta, e a mostrare anche un’altra America, non solo quella delle pubblicità, delle scatole Brillo o delle zuppe Campbell.
Come ha spiegato Rosenthal: ”Oggi più che mai, Warhol è stato un artista decisivo della sua generazione, con uno sguardo rivolto al futuro, capace di vedere il suo mondo in tutto il suo glamour e il suo orrore. La collezione di Hall dimostra l’estrema varietà dell’artista che reagisce al suo mondo con una veridicità e un acume penetranti”. La mostra rimarrà aperta fino al 15 marzo.