ROMA – Dopo secoli di storia e lunghi anni di ricerche archeologiche e restauri, gli Horrea Piperataria, i leggendari magazzini delle spezie citati da Plinio e Cassio Dione, aprono finalmente le loro porte al pubblico. Situati alle pendici sud-occidentali della Velia, tra l’Esquilino e il Palatino, questi magazzini imperiali furono costruiti dall’imperatore Domiziano e utilizzati per conservare preziose spezie provenienti da Egitto, Arabia e India.
Dal 21 dicembre, grazie a un nuovo accesso sul vicolo delle Carinae, una strada completamente riqualificata che collega il Foro Romano al Tempio della Pace, sarà possibile visitare questo straordinario sito archeologico, arricchito da un percorso multimediale immersivo.
Un nuovo spazio nel cuore del Parco archeologico del Colosseo
L’apertura degli Horrea Piperataria rappresenta un tassello fondamentale nella conoscenza dell’area archeologica centrale di Roma. Alfonsina Russo, direttrice del Parco archeologico del Colosseo, ha sottolineato l’importanza di questo nuovo percorso: “Dopo anni di scavi e restauri, inauguriamo uno spazio che unisce archeologia e innovazione tecnologica, rendendo ancora più attrattiva l’offerta del Parco archeologico del Colosseo ai visitatori di tutto il mondo“.
La storia degli Horrea Piperataria
Costruiti durante il regno di Domiziano, gli Horrea Piperataria erano parte di un complesso sistema logistico destinato all’approvvigionamento di spezie e aromi, beni di lusso e simboli di prestigio nell’Impero Romano. Le spezie non erano solo ingredienti culinari, ma avevano un ruolo fondamentale in campo medico e farmacologico, tanto che alcune province dell’Impero le utilizzavano per pagare le tasse.
L’edificio, articolato su più livelli e costruito per adattarsi alla pendenza naturale della collina, comprendeva cortili porticati, vasche funzionali e pozzi di deflusso. Questa struttura straordinaria, dimenticata nel corso dei secoli, fu riscoperta nel 1915 da Maria Barosso e successivamente oggetto di studi sistematici condotti dal Dipartimento di Scienze dell’Antichità della Sapienza Università di Roma.
Le tracce più antiche risalgono all’età repubblicana, mentre le trasformazioni successive testimoniano le grandi pianificazioni urbanistiche di Nerone e Massenzio.
La tradizione medica del quartiere
Gli Horrea Piperataria erano parte integrante di un quartiere che per secoli ha mantenuto una forte vocazione medica e sanitaria. Già prima della Seconda guerra Punica, la zona ospitava la domus e la taberna medica di Arcagato, il primo medico pubblico di Roma. Secoli dopo, il celebre Galeno di Pergamo vi stabilì la sua apotheca per custodire preziosi materiali medici. Questa tradizione continuò con l’insediamento del Nobile Collegio Chimico Farmaceutico, che ancora oggi ha sede nella vicina chiesa di San Lorenzo in Miranda.
Un allestimento innovativo
Il progetto di allestimento sfrutta una passerella vetrata sospesa che consente ai visitatori di camminare sopra le antiche pavimentazioni, accompagnati da un gioco di luci e videoproiezioni che esaltano le diverse fasi storiche del complesso, creando un’esperienza dinamica e coinvolgente.