A pochi mesi dalla sua nomina come nuova direttrice artistica, Laura Lamonea annuncia le linee guida per ArtVerona 2025, in programma dal 10 al 12 ottobre 2025 a Veronafiere
VERONA – Con un approccio che supera i confini tradizionali tra moderno e contemporaneo, l’edizione del ventesimo anniversario di ArtVerona punta su sperimentazione, dialogo tra linguaggi e una connessione sempre più forte con la città e le sue istituzioni.
Un nuovo corso che mira a consolidare ArtVerona come una delle fiere più innovative del mercato italiano, mantenendo saldo il legame con le gallerie, i collezionisti e il sistema culturale.
Superare i confini tra moderno e contemporaneo
Nella visione di Laura Lamonea, ArtVerona si configura come uno spazio di conversazione tra epoche e linguaggi, abbandonando la netta separazione tra gallerie di arte moderna e contemporanea. Un’impostazione che valorizza le connessioni trasversali, ponendo al centro il linguaggio artistico come terreno di ricerca.
Scrittura e segno saranno temi portanti della prossima edizione, esplorando la loro funzione nella storia dell’arte: dalle esperienze verbovisuali degli anni ’70 fino alla sovversione del linguaggio nelle arti visive e nei media contemporanei. Un approccio che mette in discussione le convenzioni della comunicazione e del mercato, trasformando la fiera in un territorio di sperimentazione attiva.
Le sezioni della fiera
ArtVerona 2025 si articolerà in sei sezioni, rinnovando la tradizionale suddivisione della fiera:
Main Section – Lo spazio centrale della fiera, dedicato alle gallerie più affermate.
Editoria e servizi per l’arte – Un’area dedicata a editori, riviste d’arte e librerie specializzate, con un’apertura a pubblicazioni interdisciplinari che spaziano tra cinema, design, musica, illustrazione e letteratura.
Effetto sauna – Sezione dedicata alle gallerie che presenteranno un dialogo tra artisti emergenti e artisti già affermati, favorendo una relazione intergenerazionale.
Giovani gallerie – Un’area dedicata alle gallerie emergenti, con progetti espositivi che coinvolgeranno due artisti ciascuna.
Pittura e disegno – Un focus sulla relazione tra generazioni di artisti attraverso il medium pittorico e grafico.
Immagini in movimento – Una sezione dedicata al video e alle nuove forme espressive, in cui ogni galleria dovrà presentare almeno un progetto legato al linguaggio audiovisivo.
Nuova identità visiva e un team rinnovato
L’edizione 2025 segna un rinnovamento anche dal punto di vista visivo: il nuovo logo A+V diventa Ɐ, un segno grafico che evoca l’inversione del punto di vista, ispirato alle sperimentazioni verbovisuali della poesia visiva. Un’identità grafica concettualmente forte, curata da Alessio D’Ellena (Superness), visual art director della fiera.
Ad affiancare Laura Lamonea nel ripensare la manifestazione ci sarà un team di nuove figure professionali:
Isabella Paghera, nuova VIP manager, con una solida esperienza nel collezionismo internazionale.
Sara Benedetti, consulente strategica, già esperta della fiera dal 2005.
ArtVerona e la città tra mostre, cinema e performance
Il rapporto con Verona e il suo tessuto culturale diventa uno degli elementi chiave dell’edizione 2025. Oltre all’evento fieristico, ArtVerona proporrà un programma di eventi diffusi, con mostre, progetti educativi e collaborazioni con musei, università, collezioni private e scuole.
Novità assoluta sarà la sala cinema, aperta al pubblico della fiera, che ospiterà una programmazione di opere video in collaborazione con archivi nazionali e internazionali.
Grande attenzione sarà riservata alla performance e alle sperimentazioni sonore, con eventi che espandono il concetto tradizionale di fiera d’arte, trasformandola in un vero e proprio hub culturale.
Laura Lamonea spiega:
«Credo che il rafforzamento del legame tra la fiera e la città debba passare attraverso una pluralità di iniziative, non solo interventi espositivi a corollario dell’evento fieristico, ma public program articolati nel corso dell’anno, progetti interdisciplinari ed educativi, collaborazioni con musei, università, accademie, collezioni private, associazioni culturali, scuole secondarie di secondo grado. I linguaggi dell’arte contemporanea, senza mai rinunciare alla ricerca e alla sperimentazione, possono agire come catalizzatori per ripensare i luoghi, ridefinire le loro funzioni e stimolare una riflessione collettiva e visionaria sulla convivenza. Per generare un impatto duraturo, è indispensabile attivare una partecipazione condivisa che coinvolga attivamente la cittadinanza e tutte le realtà locali».
Il podcast di ArtVerona: un viaggio nel sistema dell’arte italiana
In attesa della fiera, verrà lanciato un podcast originale, ideato da Laura Lamonea e Tommaso Santagostino, che coinvolgerà musei, fondazioni, collezionisti e centri di produzione artistica.
Un vero e proprio laboratorio di storie e prospettive, che attraverserà il panorama artistico italiano e accompagnerà il pubblico fino ai giorni della fiera.