STRASBURGO – La Corte Europea dei Diritti dell’Uomo ha dato ragione all’Italia nella sua battaglia legale contro il Getty Museum di Malibu per il ritorno della statua bronzea greca attribuita a Lisippo, l’Atleta di Fano.
La sentenza, emanata all’unanimità, stabilisce che l’Italia ha agito legittimamente confiscando la statua, senza violare l’articolo 1 del Protocollo 1 (protezione della proprietà) della Convenzione europea dei diritti dell’uomo. Secondo i giudici di Strasburgo, l’acquisto da parte del Getty Museum nel 1977 è avvenuto in maniera illegale e la statua deve quindi essere restituita all’Italia.
Una lunga battaglia legale
La vicenda riguarda la statua in bronzo “Atleta vittorioso”, o “Atleta di Fano”, risalente al periodo classico greco (300-100 a.C.) e attribuita a Lisippo. Ritrovata casualmente da un peschereccio al largo di Fano nel 1964, la statua fu acquistata dal Getty Museum nel 1977. Da allora, l’Italia ha combattuto per il suo ritorno, sostenendo che l’opera d’arte sia stata esportata illegalmente.
Mancanza di “buona fede” da parte del Getty
La Corte ha evidenziato che le autorità italiane hanno agito per recuperare un bene culturale esportato illegalmente. Inoltre, i giudici hanno sottolineato la “negligenza” o la “malafede” del Getty Trust che ha acquistato la statua nonostante fosse a conoscenza delle rivendicazioni italiane e degli sforzi per il suo recupero.
La statua rimane al Getty per ora
Nonostante la vittoria, la statua rimane al momento esposta al Getty Villa Museum di Malibu. L’Italia dovrà, infatti, avviare un procedimento formale per ottenere il suo effettivo rimpatrio.