ROMA – Si è svolta il 6 ottobre, presso la Sala Spadolini del Ministero della Cultura in via del Collegio Romano a Roma, la presentazione del percorso espositivo museale che sarà ospitato all’interno dell’ex carcere borbonico dell’isola di Santo Stefano e che verrà intitolato a David Sassoli.
Oltre al Ministro della Cultura Dario Franceschini e alla Commissaria straordinaria del Governo, Silvia Costa, erano presenti tra gli altri anche Laura Moro, Direttore Generale Digital Library del MiC e Tatiana Campioni che con Cristina Loglio lavorano nella struttura commissariale.
L’ex carcere, a restauro ultimato sarà aperto da marzo ad ottobre, con un numero chiuso e limitato per le visite che partiranno da Ventotene, soltanto con imbarcazioni autorizzate e dedicate.
“Le isole di Santo Stefano e Ventotene – ha affermato Franceschini – sono un luogo in cui, nei tempi più bui della nostra storia, nacque l’idea di un’Europa unita e federale. Il suo recupero, dopo un lungo abbandono seguito alla dismissione della sua funzione carceraria, avverrà all’insegna di quell’ideale e diverrà una “scuola di alti pensieri” al servizio della formazione e della ricerca europea”. “In essa – ha sottolineato il ministro – giustamente troverà spazio anche un percorso museale capace di trasmettere ai futuri allievi e ai visitatori il senso profondo dei diritti umani e della libertà politica che qui prese vita grazie a Settembrini, Spaventa, Pertini e, a Ventotene, a Ernesto Rossi e Altiero Spinelli”.
“La missione che ci è stata affidata è duplice – ha detto Silvia Costa – da una parte recuperare e restaurare, dall’altra rendere fruibile alla collettività un Bene di alto valore simbolico, abbandonato al degrado per oltre 50 anni, perché in esso sia possibile incontrare la storia e i principi fondamentali della nostra convivenza italiana ed europea”. “Il nostro progetto di recupero – la Commissaria ha quindi evidenziato – è rivolto alle nuove generazioni. La Next generation Eu non avrà bisogno solo di risorse finanziarie ma anche di luoghi dove incontrarsi e rigenerarsi: Santo Stefano e Ventotene si candidano ad essere uno di questi luoghi”.