BOLOGNA – Ci sono artisti che catturano la realtà e altri che la reinventano. David LaChapelle appartiene a questa seconda categoria: il suo lavoro trasforma ogni immagine in un universo sospeso tra sogno e allucinazione, dove colori accesi, simbolismi stratificati e scenari surreali mettono in discussione ciò che crediamo di sapere. Fino al 15 marzo 2025, Bologna ospita una personale dedicata al fotografo americano, Oltre il Reale: David LaChapelle a Bologna, allestita nella cornice di Galleria Cavour 1959.
Curata da Deodato Arte in collaborazione con Contemporary Concept, la mostra si presenta come un viaggio attraverso oltre trent’anni di ricerca visiva, in cui l’artista ha fuso fotografia, moda, denuncia sociale e spiritualità in un linguaggio unico.

Il percorso espositivo: tra spiritualità, icone pop e crisi ambientale
Con oltre trenta opere in mostra, tra cui un’inedita mai esposta prima, il percorso espositivo ripercorre i temi centrali della poetica di LaChapelle.
Tra i lavori più emblematici si trovano After the Deluge: Cathedral e After the Deluge: Statue, visioni apocalittiche che rievocano il mito del diluvio universale, e Jesus is Condemned to Death, una rilettura della Via Crucis in chiave contemporanea. Non manca lo sguardo critico sull’universo delle celebrità, rappresentato da un ritratto visionario di Leonardo DiCaprio, e un’attenzione particolare alla natura, come in SnowDay, dove la bellezza del paesaggio si intreccia con la sua fragilità.
Il viaggio culmina con Tower of Babel (2024), opera inedita realizzata appositamente per questa mostra. LaChapelle immagina la celebre torre come una metafora della società contemporanea, un mondo in cui tutti parlano e nessuno ascolta. ““La Torre di Babele era originariamente intesa per avvicinarsi a Dio. Ma gli esseri umani hanno fallito. Oggi ci troviamo di fronte a Internet, a persone che parlano tutto il giorno, a influencer, podcast, politici. Ognuno ha un’opinione e vuole gridarla dai tetti.Tutti parlano, ma nessuno ascolta “, ha dichiarato l’artista. Per questa immagine, LaChapelle ha costruito un set con una torre reale, nuvole di cotone dipinte a mano e una proiezione di Los Angeles sullo sfondo, in un sapiente gioco tra realtà e artificio.


Galleria Cavour 1959: arte, moda e architettura
Non è un caso che questa esposizione prenda vita all’interno di Galleria Cavour 1959, un luogo che incarna il concetto di avanguardia e sperimentazione. Nato negli anni ‘60 con una visione architettonica innovativa, il palazzo razionalista è stato punto d’incontro tra moda, design e cultura, diventando oggi un crocevia per l’arte contemporanea. “Ospitare David LaChapelle in questo spazio è un’opportunità straordinaria per consolidare il legame tra estetica, innovazione e creatività“, sottolinea Paola Pizzighini Benelli, amministratore unico di Magnolia Srl e promotrice dell’evento.


La mostra sarà visitabile gratuitamente dal martedì alla domenica, con orari prolungati in occasione di Art City Bologna. Durante l’Art City White Night dell’8 febbraio, Galleria Cavour 1959 aprirà le sue porte fino a mezzanotte, offrendo ai visitatori la possibilità di immergersi nelle visioni ipnotiche di LaChapelle.
Vademecum
Oltre il Reale: David LaChapelle a Bologna
Galleria Cavour 1959
Via G. Massei, 1- Bologna
1 febbraio 2025 – 15 marzo 2025
ORARI
Art City – Orari di apertura 6-7-9 febbraio: dalle ore 10.00 alle ore 20.00
Orari di apertura 8 febbraio, Art City White Night:
dalle ore 10.00 alle ore 24.00
Orari apertura ordinaria martedì, mercoledì, giovedì
dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 15:30 alle 19:30; il venerdì e sabato dalle 10.00 alle 19.00
e la domenica su appuntamento (chiuso lunedì)
INGRESSO
Accesso gratuito
INFORMAZIONI
Tel. 051 226889
Mail info@galleriacavour.it galleriacavour.it
FB Galleria Cavour 1959 IG galleriacavour1959