FIRENZE – Riapre al pubblico il Museo de’ Medici di Palazzo Sforza Almeni, in via dei Servi 12 a Firenze. Per questo nuovo inizio è previsto uno speciale evento su prenotazione. Si tratta non solo di una visita del museo guidati dal direttore Samuele Lastrucci, ma anche di una performance sulla peste del ‘600 ideata dall’associazione culturale DeLira.
L’evento di riapertura
Sabato 20 giugno, la visita guidata che inizierà alle 18 (seguita poi dalla performance) sarà replicata ogni ora fino alle 22, sempre per gruppi di massimo 10 persone, per rispettare le regole imposte sul distanziamento fisico. A tale scopo la partecipazione prevede la prenotazione obbligatoria che può essere effettuata spedendo un’email all’indirizzo museodemedici@gmail.com.
Per venire incontro alle richieste già numerose, la Direzione del Museo ha già previsto che la visita guidata e la performance siano replicate – sempre dalle 18 alle 22 – anche sabato 27 giugno.
La performance
La performance che caratterizzerà la riapertura del Museo de’ Medici si ispira alla Relazione sul contagio stato in Firenze l’anno 1630 e 1633 scritta da Federico Rondinelli e dedicata al granduca Ferdinando II de’ Medici nel 1634. Si tratta di una performance di teatro contemporaneo in cui gli attori Laura Pinato, Beatrice Ceccherini e Simone Tangolo (le prime due diplomate all’accademia del Teatro della Pergola e l’ultimo a quella del Piccolo di Milano) interagiranno con una speciale scenografia olografica proiettata su dei grandi pannelli di plexiglass disposti come una barriera tra pubblico e performer. Lo spirito del museo si rispecchia anche nello spettacolo in cui coesistono sia l’elemento tecnologico, sia quello storico qui rappresentato dal testo e da un brano di Girolamo Frescobaldi dedicato al Granduca proprio negli anni della peste.
Il Museo
Il Museo de’ Medici è stato aperto nel 2019 per celebrare i 500 anni trascorsi dalla nascita di Cosimo I e di Caterina de’ Medici. Il progetto del Museo de’ Medici è frutto di una startup giovanile ideata da Samuele Lastrucci, giovane direttore d’orchestra che con la propria famiglia condivide una passione sfrenata per la Dinastia Medici, ed è sostenuto da una fitta rete di partnership: Polistampa, Paolo Penko, Tamara Pasquinucci, Massimo Poli, Hologriffe, Castello di Querceto, Tenuta di Grignano, Tenuta di Artimino, Tenuta Sette Ponti, Le Vie dei Medici, Circolo Numismatico Mediceo, Associazione Modellismo e Storia, Associazione Firenze Alchemica.
Si sviluppa sul piano nobile di Palazzo Sforza Almeno, sontuoso edificio che fu confiscato dalla famiglia Taddei a metà del XVI secolo da Cosimo I de’ Medici per essere donato al consigliere segreto Sforza Almeni. Il Palazzo, nelle cui stanze passeggiarono Cosimo I e Eleonora di Toledo, fu decorato da artisti quali Bartolomeo Ammannati e Giorgio Vasari.
Il Museo, coniugando elementi reali e virtuali, e facendo ricorso a varie tecnologie, racconta la storia medicea attraverso sale tematiche, mostre temporanee, eventi, una libreria specializzata, incontri, presentazioni editoriali e conferenze. Di particolare interesse per il visitatore appare l’opportunità di poter ammirare opere d’arte e oggetti – per lo più reliquie e cimeli – provenienti da collezioni private, non musealizzati e quindi pressoché invisibili.
Vademecum
Museo de’ Medici
Palazzo di Sforza Almeni (primo pano)
Via dei Servi 12 – 50122 | Firenze
Orari: sabato, domenica e lunedì (dal 21.06) ore 10-18
Biglietti: 9 euro intero; 5 euro ridotto (da 7 a 25 anni, gruppi di minimo 10 persone, accompagnatori di persone con disabilità, residenti di Firenze); ingresso libero (da 0 a 6 anni, persone con disabilità, guide turistiche e giornalisti accreditati).
www.museodemedici.com; museodemedici@gmail.com