FIRENZE – Nel 2025 l’Opificio delle Pietre Dure celebra cinquant’anni dalla sua fondazione in seno al Ministero dei Beni Culturali, ed è l’occasione per ribadire una delle sue vocazioni più incisive: quella della formazione. È in questo contesto che prende il via Fondazione Opificio 2025, un programma strutturato di aggiornamento avanzato destinato ai professionisti della conservazione del patrimonio, promosso dalla Fondazione Opificio (FOP), ente strumentale di Fondazione CR Firenze.
Il progetto, oltre a reiterare l’eccellenza didattica dell’Opificio, ambisce piuttosto a metterla in circolo, ad allargarne l’impatto, creando un terreno di confronto con esperienze internazionali che condividano un approccio metodologico altrettanto rigoroso. La proposta si articola in quattro seminari e tre workshop, da maggio a novembre 2025, con modalità ibride – in presenza e da remoto – e con un numero chiuso per garantire l’efficacia dell’apprendimento.

Dalla gestione dell’emergenza alla responsabilità nel restauro contemporaneo
La struttura del programma riflette una concezione allargata e multidisciplinare della conservazione: emergenze ambientali e sismiche, materiali innovativi, tecniche diagnostiche non invasive, problematiche etiche e giuridiche legate all’arte contemporanea. Si affrontano tematiche spesso marginalizzate, come la manutenzione dei manufatti tessili o il trattamento delle collezioni d’archivio e biblioteca in situazioni critiche, ambiti in cui l’Opificio ha accumulato competenze rare e oggi più che mai strategiche.
Tra le proposte più attese, il Mist-Lining Workshop (6-8 ottobre) dedicato a una tecnica conservativa delicata ma fondamentale, e l’incontro dell’8 novembre sull’integrità delle opere contemporanee, che chiama in causa direttamente la responsabilità del restauratore in contesti spesso ambigui o instabili.
Una riflessione operativa e critica sul ruolo del restauratore
Nel presentare il programma, la Sovrintendente Emanuela Daffra sottolinea come Fondazione Opificio 2025 siaanche un momento di discussione critica su una pratica – quella del restauro – che impone decisioni complesse, spesso irreversibili, in un contesto mutevole e globalizzato. L’obiettivo non è solo trasmettere saperi, ma offrire strumenti per rinegoziare continuamente i confini della disciplina, tra storia, scienza, etica e gestione.
Un ruolo importante lo gioca la Scuola di Alta Formazione e Studio (SAFS), che continua a rappresentare il fulcro dell’attività formativa dell’Opificio. Fondazione CR Firenze, attraverso la FOP, intende rafforzarne la missione, sostenendo la diffusione del know-how dell’Istituto anche oltre i confini nazionali.

Programma 2025
- 17 e 23 maggio – Gestire l’emergenza: dipinti, sculture lignee, manufatti tessili. Strumenti e metodi per il recupero e la messa in sicurezza
- 31 maggio e 7 giugno – Introduzione alle tecniche di indagine non invasive per la lettura dell’opera
- 13 settembre – La manutenzione e l’esposizione dei manufatti tessili
- 27 settembre – Gestire l’emergenza: archivi e biblioteche
- 6-8 ottobre – Mist-Lining Workshop | Florence Edition 2025
- 8 novembre – La tutela dell’integrità dell’opera d’arte contemporanea e la responsabilità del restauratore
- 22 e 29 novembre – Gestire l’emergenza: strategie di prevenzione e risposta al rischio
Le iscrizioni sono aperte. Tutte le informazioni e le modalità di partecipazione sono disponibili sul sito fondazioneopificio.it. Info@fondazioneopificio.it | formazione@fondazioneopificio.it +39 055 5384100