ROMA – Palazzo Altemps accoglie dal 12 dicembre 2024 al 23 febbraio 2025 la mostra Gabriele Basilico. Roma, un percorso visivo che indaga la relazione tra il fotografo milanese e la Capitale. Curata da Matteo Balduzzi e Giovanna Calvenzi, si inserisce nel solco della ricerca di Basilico sul paesaggio urbano, esponendo un corpus inedito di opere che raccontano le contraddizioni e le potenzialità di una città unica al mondo.
A differenza di una visione celebrativa o retorica, Gabriele Basilico (Milano, 1944-2013) affronta Roma come un organismo stratificato, in cui passato e presente coesistono e dialogano. Non si limita a ritrarre i monumenti o gli scorci: nelle sue immagini emergono le connessioni tra l’imponenza delle architetture storiche e la quotidianità del tessuto edilizio contemporaneo.
Il percorso della mostra, articolato in due nuclei principali, esplora questa dialettica in profondità. Dai frammenti dell’architettura razionalista alla monumentalità del Colosseo, dagli edifici civili alle visioni più intime della città, l’esposizione guida lo spettatore attraverso i molteplici volti di Roma, rivelandone la complessità e la vitalità. Basilico non fotografa una Roma immobile, ma una città in continua trasformazione, dove ogni epoca lascia un segno che si innesta sulle tracce di quelle precedenti.
L’archivio come chiave di lettura
Un aspetto centrale dell’esposizione è il focus sull’archivio di Basilico, che rappresenta un’occasione rara per avvicinarsi al processo creativo del fotografo. Sessanta fogli di provini a contatto e appunti originali offrono uno sguardo dietro le quinte del suo lavoro. Questi materiali raccontano non solo le immagini finali, ma anche il percorso di osservazione, riflessione e selezione che porta alla loro realizzazione.
L’archivio diventa così una narrazione parallela. Attraverso questi documenti, si comprende come ogni fotografia sia il risultato di un lavoro meticoloso, in cui la città viene osservata e interpretata con uno sguardo paziente e analitico.
Il dialogo tra fotografia e spazio espositivo
La scelta di Palazzo Altemps come sede della mostra non è casuale. Le sale del museo, con la loro storia e la loro architettura, stabiliscono un dialogo diretto con i soggetti fotografati da Basilico. Questo intreccio tra immagini e spazio espositivo amplifica il significato delle opere, invitando lo spettatore a riflettere non solo su ciò che è rappresentato, ma anche su come esso si relaziona al contesto che lo ospita.
Un approccio alla città senza precedenti
Le fotografie in mostra coprono oltre vent’anni di lavoro, dal 1985 al 2011, un periodo in cui Basilico ha ricevuto venti incarichi professionali dedicati a Roma. In questo arco di tempo, il fotografo ha saputo costruire una narrazione visiva che restituisce la monumentalità della città, ma anche la sua dimensione quotidiana, fatta di contrasti, zone di transizione e rapporti complessi tra vecchio e nuovo.
Attraverso la sua lente, Roma si rivela come un sistema dinamico in cui ogni dettaglio, dal più grandioso al più marginale, contribuisce a definire l’identità urbana. Basilico cerca prospettive che invitano a scoprire una città che, pur essendo una delle più fotografate al mondo, rivela ancora angoli e prospettive inaspettate.
Il volume che accompagna la mostra
Ad arricchire l’esposizione, una pubblicazione edita da Electa, curata da Angelo Piero Cappello, Giovanna Calvenzi e Matteo Balduzzi. Il volume approfondisce i temi della mostra, inserendo l’opera di Basilico in un contesto più ampio e offrendo una panoramica sul suo contributo alla fotografia contemporanea e alla riflessione sul paesaggio urbano.
Vademecum
Gabriele Basilico. Roma
A cura di Matteo Balduzzi e Giovanna Calvenzi
12 dicembre 2024 – 23 febbraio 2025
Museo Nazionale Romano – Palazzo Altemps
Roma, Piazza di S. Apollinare 46
Orari di apertura: dal martedì alla domenica dalle 9.30 alle 19.00 | La biglietteria chiude alle ore 18.00