Dieci anni dopo la scomparsa, Milano omaggia Gabriele Basilico con una straordinaria esposizione in Triennale Milano e a Palazzo Reale
MILANO – È stata presentata a Milano la mostra dedicata a Gabriele Basilico (1944-2013), il grande fotografo che con il suo sguardo cosmopolita è riuscito a cogliere l’anima di ogni città.
L’esposizione, ospitata a Palazzo Reale e Triennale Milano, propone circa 500 opere che, partendo dall’attraversamento di Milano, in Triennale, guardano verso il mondo intero, celebrato a Palazzo Reale.
Dietro le quinte della mostra
La mostra, intitolata Gabriele Basilico. Le mie città, è stata promossa e prodotta da Comune di Milano-Cultura, Palazzo Reale e Triennale Milano, in collaborazione con Electa e l’Archivio Gabriele Basilico.
“Gabriele Basilico – afferma Giuseppe Sala, sindaco di Milano – è un grande della fotografia contemporanea e Milano, sua città natale, a dieci anni dalla scomparsa, ha deciso di dedicargli un tributo particolare con questa ambiziosa mostra realizzata da Palazzo Reale e da Triennale Milano. Le oltre 500 opere esposte nelle due sedi rappresentano un’occasione unica per conoscere a fondo l’opera di questo fotografo milanese che ha scelto di concentrare la propria ricerca artistica sul paesaggio urbano e le sue trasformazioni”.
“La mostra – spiega Tommaso Sacchi, assessore alla cultura – è un invito a scoprire il mondo attraverso gli occhi di un artista eccezionale, un viaggio nella bellezza e nella complessità del nostro pianeta, ma anche un omaggio al talento e alla visione artistica di Gabriele Basilico. Vi aspettiamo numerosi per condividere questa grandiosa esperienza e per onorare la memoria di un maestro della fotografia che ha lasciato un’impronta indelebile nei cuori di tutti coloro che amano l’arte e l’essenza stessa della vita”.
“Il progetto culturale che abbiamo voluto dedicare a Gabriele Basilico in occasione del decennale della sua scomparsa – sottolinea Domenico Piraina, Direttore Palazzo Reale – è una proposta che definirei necessaria perché è necessaria la conoscenza del lavoro del grande fotografo milanese per chiunque intenda riflettere sulle trasformazioni che hanno coinvolto gli spazi urbani negli ultimi cinquant’anni, soprattutto le nuove generazioni e in particolare quelle che, diventando classe dirigente, avranno l’onore e l’onere di intervenire sui tessuti urbani“.
“Gabriele non c’è più e le sue foto appartengono a un tempo diverso. – Commenta Stefano Boeri, Presidente di Triennale Milano – Inutile cercare tra loro gli indizi di un futuro così lontano dalla ragionevolezza di una previsione, seppur in fondo così vicino (sono passati pochi anni) al loro attimo di scatto, al momento del loro ritratto urbano. Ma a ben guardare nel calco profondo e a volte buio della Milano di pietra, asfalto, cemento e vetro che Gabriele per quarant’anni ha magicamente raccontato, nei fili perfetti che solcano i suoi cieli in bianco e nero e soprattutto nei vuoti, nell’assenza dei corpi e dei gesti della vita quotidiana, la Milano fragile e frenetica di oggi ci appare come una possibilità, un sogno e insieme un incubo plausibile“.
A Palazzo Reale, la mostra curata da Giovanna Calvenzi e Filippo Maggia, offre una selezione di straordinarie opere che Basilico ha realizzato per importanti committenze internazionali.
Presso la Triennale Milano, la curatela è stata affidata a Giovanna Calvenzi e Matteo Balduzzi. In esposizione un’ampia selezione di immagini di Milano e delle sue periferie.
Il rapporto con Milano raccontato in Triennale
Milano è stata per Basilico “come un porto di mare, un luogo privato dal quale partire per altri mari, per altre città, per poi ritornare e quindi ripartire”.
In Triennale Milano, istituzione alla quale il fotografo è stato sempre profondamente legato, il rapporto con la città viene approfondito attraverso 13 serie fotografiche e centinaia di opere.
L’esposizione, realizzata in collaborazione con il Museo di Fotografia Contemporanea, presenta in modo organico e completo il lavoro di documentazione che Basilico ha condotto sulla sua città per quasi 40 anni.
Le 13 serie, esposte nella Galleria di Triennale, attraversano l’intera carriera di Basilico, dai primi passi nel mondo del reportage sociale, fino ai suoi ultimi e più spettacolari lavori.
Un percorso che descrive per frammenti la trasformazione di Milano. Dai ritratti delle periferie degli anni Settanta all’indagine sulle architetture del modernismo milanese, ogni serie offre una visione inedita della città.
La mostra a Palazzo Reale
Sono circa 200 le opere selezionate dall’Archivio Basilico in mostra a Palazzo Reale. Si tratta di alcuni dei lavori più significativi del fotografo.
Nello spazio del Lucernario, è esposta Sezioni del paesaggio italiano, un progetto del 1996 in collaborazione con Stefano Boeri, che esplora sei sezioni del territorio italiano. Questo lavoro precede le immagini delle metropoli del mondo.
Nella Sala delle Cariatidi, sono presenti 100 fotografie di oltre 40 città, catturate in occasione di prestigiosi incarichi internazionali. Città e metropoli del mondo compongono una foresta di visioni in cui lo spettatore è come perduto dentro un film, dove ogni fotogramma è simile eppure diverso.
L’allestimento, progettato da Umberto Zanetti, è concepito come un percorso urbano, dove le fotografie sono esposte su pannelli che richiamano le pareti delle strade delle città.
Il catalogo e il podcast
Completa la mostra un doppio catalogo pubblicato da Electa, che offre una narrazione intima e coinvolgente attraverso immagini, testi, incontri e ricordi.
Inoltre, un podcast prodotto da Triennale Milano e curato da Gianni Biondillo permetterà di approfondire ulteriormente la figura e l’opera di Gabriele Basilico.