VENEZIA – Dopo quasi cinque secoli dalla sua realizzazione, il 28 agosto 2024 le Gallerie dell’Accademia di Venezia presenteranno un’opera straordinaria: la ricomposizione integrale del soffitto ligneo dipinto da Giorgio Vasari per Palazzo Corner Spinelli sul Canal Grande. Un evento eccezionale che celebra i 450 anni dalla morte del maestro aretino e restituisce al pubblico un capolavoro assoluto del manierismo.
Il soffitto era andato disperso tra il Settecento e l’Ottocento. Un’imponente opera di ricerca e acquisizione, condotta dal Ministero della Cultura e dalle Gallerie dell’Accademia in collaborazione con enti pubblici e fondazioni private, ha permesso di riunire i frammenti sparsi in Italia e all’estero.
L’esposizione, allestita in una sala dedicata lungo la loggia palladiana, ricrea l’ambiente originario della camera di Palazzo Corner, permettendo al visitatore di immergersi completamente nell’opera.
Un capolavoro manierista
Realizzato nel 1542 su commissione di Giovanni Corner, il soffitto rappresenta un capolavoro del manierismo. L’opera si compone di nove tavole dipinte: cinque Allegorie delle Virtù (Carità, Fede, Speranza, Giustizia e Pazienza) e quattro Putti con tabelle. Già nel XVIII secolo i comparti furono rimossi e trasferiti altrove, iniziando nel XIX secolo una diaspora in collezioni italiane ed estere.
Dal 1987, lo Stato ha iniziato una lenta acquisizione dei comparti: Giustizia, Pazienza, due Putti con tabelle, un altro Putto nel 2002, Carità dalla Pinacoteca di Brera, Fede nel 2013 e Speranza nel 2017, completando la raccolta.
Le figure monumentali, i colori vivaci e la composizione dinamica incarnano perfettamente i principi del manierismo. L’opera di Vasari ha avuto un profondo influsso sui pittori veneziani dell’epoca, come Tintoretto, Tiziano e Veronese che ne hanno ripreso alcuni spunti e figurazioni.
Un’impresa collettiva
La ricomposizione del soffitto Corner Spinelli è stata un’impresa collettiva che ha visto la collaborazione di diverse realtà. Un ruolo fondamentale è stato svolto da Venetian Heritage, che ha sostenuto le Gallerie dell’Accademia sia dal punto di vista economico che organizzativo. Hanno contribuito al progetto anche The Venice in Peril Fund, Fondazione di Venezia, Vela S.p.A., MSC Crociere, SAVE S.p.A., il Consorzio Venezia Nuova e Fondazione Veneto Banca.