PISA – La Pieve di San Cassiano, imponente chiesa medievale di cui non si avevano più notizie dalla fine del XV secolo, riemerge dal terreno di Gallicano, in Garfagnana, grazie al Gallicano Project condotto dall’Università di Pisa.
Un salto nel passato
La campagna di scavo, diretta dal professor Antonio Fornaciari, ha riportato alla luce i resti della pieve romanica dell’XI secolo, un edificio maestoso con un’abside e tre navate. Ma le sorprese non finiscono qui: sotto la chiesa romanica, gli archeologi hanno scoperto i resti di una pieve altomedievale, risalente a un periodo antecedente all’XI secolo.
Accanto alla pieve, un’ampia area cimiteriale con sepolture che abbracciano un arco temporale che va dall’alto Medioevo al XIII secolo. I resti scheletrici saranno preziosi per ricostruire la storia demografica e sanitaria della popolazione di Gallicano, grazie alle analisi di dieta, malattie e abitudini di vita.

“La Pieve di Gallicano era a capo di un vasto territorio che corrispondeva alla porzione apuana della val di Serchio, nella bassa Garfagnana, e aveva ben 23 enti religiosi alle sue dipendenze – spiega il professor Antonio Fornaciari – Grazie agli scavi condotti fino ad oggi, sappiamo che la chiesa, nella sua fase romanica era larga 18 metri e lunga circa 23, dotata di un’abside e di tre navate intervallate da due file di quattro colonne“.
“Lo scavo – prosegue Fornaciari – ha permesso inoltre di individuare i resti di un edificio anteriore all’XI secolo, intorno al quale si dispongono alcune sepolture a cassa litica e a fossa semplice. Si tratta, con ogni probabilità, della pieve altomedievale che venne distrutta e inglobata nella più grande fabbrica ‘romanica’ nel corso dell’XI secolo“.

Il Gallicano Project
Nato dalla collaborazione tra Università di Pisa, Soprintendenza SABAP di Lucca e Massa Carrara, Comune di Gallicano e altri enti, il Gallicano Project, avviato lo scorso 15 giugno, ha permesso di riunire un team di archeologi, storici, geomorfologi e geofisici. Un lavoro sinergico che ha già portato a risultati straordinari e che promette di svelare ancora di più sui segreti di questo sito archeologico di inestimabile valore.
Guidati sul campo dalle dott.sse Letizia Cavallini e Rossella Megaro e dai dott. Francesco Coschino ed Alan Farnocchia, hanno preso parte agli scavi alcuni studenti del corso triennale in Scienze dei Beni Culturali, della Laurea Magistrale in Archeologia e della Scuola di Specializzazione in Archeologia dell’Università di Pisa: Alessio Andreazzoli, Alessia Bonfanti, Roberta Callipari, Pietro Franci, Maria Laura Genchi, Lucrezia Migotto, Letizia Pellicci, Giorgia Ranieri. Il progetto archeologico beneficia, inoltre, della collaborazione degli storici medievisti Ilaria Sabbatini (Università degli Studi di Palermo) e Paolo Tomei (Università di Pisa), di Monica Bini (Università di Pisa) per gli studi geomorfologici e di Adriano Ribolini (Università di Pisa) per gli studi geofisici.
Per maggiori informazioni: https://www.gallicano.paleopatologia.it