GELA (CALTANISSETTA) – È stata scoperta a una decina di chilometri da Gela, nei pressi delle necropoli preistoriche di “Grotticelle”, “Ponte Olivo” e di “Dessueri” una “pietra calendario”. Si tratta di un megalite forato in età preistorica dagli uomini, probabilmente tra il VI-III millennio a.C. e utilizzato come calendario per misurare le stagioni e gli anni avendo come riferimento i movimenti astrali, insomma una sorta di piccola Stonehenge.
La sorprendente scoperta, avvenuta nel mese di dicembre, durante il solstizio d’inverno, è stata effettuata dall’archeologo Giuseppe La Spina, insieme a Michele Curto, Mario Bracciaventi e Vincenzo Madonia, appassionati di archeologia.
A riconoscere l’importanza del sito anche Alberto Scuderi, studioso di archeo-astronomia e direttore regionale dei Gruppi archeologici d’Italia.
Si terrà il 5 gennaio alle 17, nella biblioteca del Museo Archeologico di Gela, una conferenza durante la quale saranno resi noti i risultati degli studi effettuati, a cui parteciperà Andrea Orlando, astrofisico dell’Università di Catania e direttore dell’Istituto di Archeo Astronomia di Sicilia, Francesco Polcaro del Cern, Alberto Scuderi, direttore regionale dei Gruppi Archeologici d’Italia, Ferdinando Maurici archeologo, direttore del Museo di Terrasini, ed Ennio Turco, direttore del Museo di Gela.