MILANO
A Milano è stato aperto il 24 gennaio il Memoriale della Shoah, luogo unico in Europa, in quanto il solo teatro delle deportazioni ad essere rimasto intatto. Il Memoriale sorge laddove tra il 1943 e il 1945 migliaia di ebrei, rastrellati in città e nella regione, furono caricati su vagoni merci e agganciati ai convogli diretti a Auschwitz-Birkenau, Bergen Belsen e ai campi italiani di raccolta, come Fossoli e Bolzano. Dagli stessi binari partirono anche numerosi deportati politici, destinati al campo di concentramento di Mauthausen o ai campi italiani.
Come ha dichiarato : “Il Memoriale non è soltanto un luogo di commemorazione delle vittime della Shoah; è anche, e soprattutto, un luogo di apertura al dialogo, al confronto, alla tolleranza. Per questo la scorsa estate abbiamo voluto ospitare, in collaborazione con la Comunità di Sant’Egidio, oltre 4.500 profughi – uomini, donne, bambini – provenienti da Eritrea, Siria, Sudan ed altri 23 Paesi. Contiamo di ricevere al più presto i fondi necessari al completamento del progetto affinché questa dimensione di apertura, intrinseca al Memoriale, venga ulteriormente rafforzata”.
Da domenica 24 gennaio fino a fine febbraio, all’interno dello Spazio Mostre Bernardo Caprotti, sarà possibile visitare la mostra “Dalle leggi antiebraiche alla Shoah”, organizzata dalla Fondazione Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea e allestita dagli architetti Guido Morpurgo e Annalisa de Curtis. La mostra è dedicata alle persecuzioni antiebraiche, agli eventi storici generali e alle vicende personali vissute nell’Italia del regime fascista e dell’occupazione tedesca, riportate alla memoria attraverso l’esposizione dei testi delle leggi persecutorie, dei diari delle vittime e di lettere, fotografie e pubblicazioni originali dell’epoca.
Fondazione Memoriale Della Shoah Di Milano Onlus http://www.memorialeshoah.it
TORINO
La Città di Torino e la Fondazione Torino Musei rendono omaggio a Primo Levi presentando dal 25 gennaio al 7 febbraio a Palazzo Madama tre ritratti dello scrittore realizzati dall’artista americano Larry Rivers.
Il progetto nasce grazie alla collaborazione con la Pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli che ha con piacere accolto alla richiesta di prestito delle opere e conferma l’intento ormai consolidato di Palazzo Madama e della Fondazione Torino Musei di fare sistema con altre importanti istituzioni per una maggiore condivisione del patrimonio culturale. I tre dipinti, intitolati Witness, Survivor e Periodic Table furono acquistati dall’Avvocato Gianni Agnelli ed esposti nella sede de “La Stampa”. Oggi fanno parte delle collezioni della Pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli e provengono da un nucleo di dodici opere che Rivers realizzò nel 1987, sulla base di alcuni ritratti fotografici ottenuti dalla famiglia Levi, per celebrare la figura del grande scrittore e ricordare al contempo lo sterminio del popolo ebraico.
Info: +39 011 4433501 http://www.palazzomadamatorino.it
VENEZIA
Il 26 gennaio ha inaugurato la mostra “Dalla Camera Oscura. Il Ghetto di Vilnius. Fotografie di John Batho” che sarà aperta fino al 3 aprile. Quando nel 1941 Vilnius (Lituania) fu conquistata dai tedeschi, nella città vecchia vennero costruiti due ghetti per contenere la numerosa comunità ebraica residente. Gli abitanti del ghetto più piccolo furono uccisi o deportati già nell’inverno del 1941; il secondo ghetto – più grande – sopravvisse fino al 1943. Durante l’invasione tedesca del giugno 1941, 206.800 ebrei furono uccisi dai nazisti e dai loro collaboratori lituani. John Batho (pioniere della fotografia a colori) ha realizzato una serie di foto in bianco e nero a Vilnius nel 1998 sul luogo del Ghetto. Le fotografie sono negativi stampati dove il Ghetto è deserto, in stato di reliquia.
Info: +39 041 5289387 ikonavenezia@ikonavenezia.com http://www.ikonavenezia.com
ROVERETO
Al Mart per questa giornata dalle 10.00 alle 18.00 sono esposte due opere di Vasilij Vasil’evič Kandinskij (Mosca, 1866-Neuilly-sur-Seine, 1944) e due di Lyonel Feininger (New York, 1871-1956). Si tratta di due lavori considerati “degenerati” dal nazismo poiché avverse alla politica di regime.
CAMERINO/MACERATA
La Sezione di Archivio di Stato di Camerino in collaborazione con l’ANPI sezione di Camerino ed il Comune di Camerino organizzano una mostra documentaria dal titolo “L’internamento degli ebrei a Camerino, 1940-1943”, visibile fino al 31 gennaio. Verranno esposti una quarantina di documenti provenienti dall’archivio comunale di Camerino per il periodo luglio 1940 – settembre 1943, che ripercorrono fatti e vicende degli internati ebrei italiani e stranieri a Camerino e le loro condizioni di vita.
Info: +39 0737 633052 as-mc.camerino@beniculturali.it
ANCONA
Fino al 31 gennaio al Museo Museo Omero di Ancona sarà possibile partecipare ad un itinerario interattivo per ascoltare come gli artisti del Novecento hanno vissuto gli anni della guerra: le parole di Giorgio De Chirico, Edgardo Mannucci, Marino Marini, Valeriano Trubbiani e Umberto Mastroianni, insieme a quelle di altri testimoni, ci sveleranno le impressioni ed emozioni. Voci, suoni e pietre accompagneranno nel percorso i visitatori che potranno regalare anche solo una parola, come contributo ad un’installazione d’arte collettiva, pensata per ricordare anche gli anconetani deportati e non sopravvissuti alla Shoà.
Info: +39 0712811935 info@museoomero.it http://www.museoomero.it
LUCCA
Nella Sala Maria Luisa di Palazzo Ducale la mostra sarà visitabile fino al 6 febbraio la mostra Disegna ciò che vedi. Helga Weissova, da Terezin i disegni di una bambina. Si tratta dei disegni di una bambina che visse con la sua famiglia a Terezin, cioè il campo di concentramento di Theresienstadt, definito transitorio, poi fu fatta salire su un treno merci e deportata a Auschwitz. Helga successivamente finì anche a Mauthausen, dove fu liberato nel ’45. “Disegna ciò che vedi, furono le parole di mio padre dopo che gli avevo portato di nascosto, all’interno del campo maschile, il disegno di un pupazzo di neve. Era il dicembre 1941, poco dopo il nostro arrivo a Terezin. Il pupazzo di neve sarebbe rimasto il mio ultimo disegno veramente infantile. Spinta dalle parole di mio padre mi sentii chiamata, da quel momento in poi, a rappresentare nei miei disegni la vita quotidiana del ghetto.” Helga Weissová oggi è un’affermata pittrice che vive a Praga.
ROMA
A partire dal 27 gennaio per due settimane alla Casina dei Vallati è allestita una mostra su Anna Frank che ripercorre la biografia della ragazza, illustra il tema della persecuzione degli ebrei durante la Seconda Guerra Mondiale, con il supporto di fotografie, in gran parte inedite, immagini e citazioni delle pagine del suo diario. Il percorso segue un andamento cronologico. La prima parte copre l’intero arco di vita di Anna, dal 1929 al 1945, mentre gli ultimi pannelli si riferiscono al ritorno dell’unico superstite della famiglia Frank, Otto, alla vicenda del Diario di Anne, e infine un accenno alle più recenti violazioni dei diritti umani nel mondo.
Alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea è ospitato l’evento “La Shoah nell’arte”. Si tratta di un progetto museologico e teatrale fondato su di una serie di mostre, conferenze e spettacoli a tema, correlate e interdipendenti. Lo scopo è mettere la Shoah al centro della vita artistica del Paese, attraverso varie opere d’arte: alcune selezionate anche da collezioni pubbliche, e che durante il nazismo furono condannate come espressione di “Arte degenerata” (Dada, Surrealismo, Espressionismo ecc.), altre invece realizzate da artisti perseguitati dal fascismo prima e dal nazifascismo poi. Queste opere, attraverso schede dedicate e una narrazione basata su una doppia memoria, estetica e storica, costituiscono la testimonianza vivida della brutalità del nazismo.Il progetto è promosso da Ecad e ideato da Vittorio Pavoncello, che coinvolgerà in contemporanea circa trenta musei, alcune gallerie e più di venti teatri d’Italia.
Info: 39 06 32298328
PALERMO
A Palermo alle 18 sarà inaugurata una rassegna fotografica Immagini dai lager. Per non dimenticare del giornalista Leone Zingales, a Palazzo Ziino in via Dante. Saranno esposte sino al 30 gennaio 12 maxi-fotografie scattate a Dachau e ad Auschwitz. La mostra è accompagnata da alcuni versi scritti dal teologo tedesco Dietrich Bonhoeffer, ucciso nel lager di Flossenburg, e da Edith Stein, uccisa nel campo di sterminio di Auschwitz.