REGGIO CALABRIA – Il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria (MArRC) ospita fino al 12 gennaio 2025, la mostra Gli dèi ritornano – I bronzi di San Casciano. Dopo il successo al Quirinale e al Museo Archeologico Nazionale di Napoli, questa esposizione offre al pubblico l’opportunità di ammirare gli straordinari ritrovamenti del santuario termale di San Casciano dei Bagni. Statue in bronzo, offerte votive e reperti archeologici raccontano la storia di un luogo sacro che, dal III secolo a.C. al V secolo d.C., ha attirato pellegrini e devoti.
L’inaugurazione (il 5 agosto scorso) è stata aperta dai saluti istituzionali del sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, e della sindaca di San Casciano dei Bagni, Agnese Carletti. Hanno poi preso la parola Fabrizio Sudano, Direttore del Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria, e Jacopo Tabolli, Coordinatore scientifico dello scavo e Professore associato di Civiltà dell’Italia preromana ed Etruscologia all’Università per Stranieri di Siena. La presentazione è stata conclusa da Massimo Osanna, Direttore Generale Musei.
Nel suo intervento, il professor Osanna ha sottolineato come la mostra rappresenti un esempio di valorizzazione dei risultati di una ricerca archeologica ancora in corso, evidenziando l’importanza del contesto di rinvenimento delle statue in bronzo per comprendere meglio le pratiche rituali dell’antichità.
Il significato dei bronzi di San Casciano
La sindaca Agnese Carletti ha espresso orgoglio per il fatto che il progetto, partito dalla piccola comunità di San Casciano dei Bagni, abbia raggiunto tappe prestigiose come il Palazzo del Quirinale, il Museo Archeologico di Napoli, e ora Reggio Calabria. Ha anche sottolineato il parallelismo spontaneo tra i Bronzi di San Casciano e quelli di Riace, sebbene appartengano a contesti storici e culturali differenti. “Si tratta di due mondi e contesti completamente diversi che potranno però valorizzarsi a vicenda ”.
Il direttore Fabrizio Sudano ha invece messo in luce l’importanza di ospitare questa mostra al MArRC, evidenziando come il Museo si proponga come punto di riferimento per l’archeologia italiana a livello internazionale. La scelta di Reggio Calabria per questa esposizione è stata motivata dal desiderio di far incontrare due delle scoperte archeologiche più importanti degli ultimi due secoli: i Bronzi di San Casciano e i Bronzi di Riace.
Il professor Tabolli ha, infine, sottolineato l’importanza delle nuove scoperte emerse dallo scavo al Bagno Grande, grazie al lavoro di oltre 60 studenti provenienti da università di tutto il mondo. Le ricerche stanno gettando nuova luce sui riti e sui culti che si svolgevano attorno e dentro la sorgente termale, con particolare attenzione alla medicina antica. Tabolli ha anche evidenziato come questa mostra rappresenti il compimento del lavoro di molti giovani archeologi, che hanno potuto partecipare a un’esperienza formativa unica.
Un progetto di collaborazione istituzionale
La mostra è stata promossa dal Ministero della Cultura e realizzata dalla Direzione Generale Musei del MiC, in collaborazione con il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria e altre istituzioni preposte alla ricerca, alla tutela e alla valorizzazione del patrimonio.
Gli scavi archeologici sono stati condotti sotto la supervisione della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Siena, Grosseto e Arezzo, con il coordinamento scientifico dell’Università per Stranieri di Siena. I restauri dei reperti sono stati eseguiti con il supporto dell’Istituto Centrale del Restauro, mentre l’allestimento della mostra è stato curato da Guglielmo Malizia e Chiara Bonanni dello studio Decima Casa.
Vademecum
Dal 5 agosto 2024 al 12 gennaio 2025
Museo archeologico nazionale di Reggio Calabria – MArRC
Piazza Giuseppe De Nava 26
ORARI: dal martedì alla domenica (lunedì chiuso), dalle 9:00 alle 20:00, ultimo ingresso ore 19:30.
Le visite si svolgono nei consueti orari di apertura consultabili online, con possibilità di prenotazione per singoli e gruppi
Info: +39 06 39967600