TORINO – I Carabinieri Tpc di Torino hanno recuperato cinque opere d’arte in cristallo, risalenti al XV e XVI secolo, rubate l’8 febbraio 2000 al Kunstpalast, Glasmuseum Hentrich di Düsseldorf (Germania) mediante l’effrazione di una teca.
L’operazione, denominata ‘Kristall’ e coordinata dalla Procura della Repubblica di Asti, ha portato all’arresto di due persone, un uomo di sessantasette anni e una donna di sessantatré, entrambi di origine tedesca, che avevano chiesto 200mila euro per la restituzione delle opere.
“Lo scambio fra denaro e opere – spiega una nota dei Carabinieri – è richiesto in Italia. Così ai primi di luglio, in Roma, si svolge un incontro fra personale dell’Ambasciata tedesca e i responsabili del Comando Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale. La decisione possibile è una sola: fingere di accettare la richiesta e organizzare un’operazione sotto copertura per intervenire non appena si vedranno arrivare i possessori con gli oggetti”.
“La zona indicata per lo scambio – si legge ancora – si trova in Piemonte al confine con la Liguria, così dell’attività viene investito il Nucleo Tpc di Torino. Con le indicazioni fornite dalla polizia tedesca, i Carabinieri del Nucleo piemontese avviano le indagini riuscendo in breve tempo, grazie anche alla conoscenza del territorio delle Stazioni Carabinieri di Dego (Savona) e Cortemilia (Cuneo), a individuare – quale principale artefice di questo singolare ”cavallo di ritorno’ – un cittadino tedesco da anni dimorante a Gorzegno (Cuneo) e noto in paese come ‘l’avvocato’, per la sua abitudine di presentarsi in pubblico come esperto di diritto”.
Il luogo scelto per lo scambio è un albergo di Alba, dove però i carabinieri hanno installato telecamere e microfoni, oltre a infiltrarsi tra i clienti e il personale dell’albergo. Poche ore dopo lo scambio sono quindi scattate le manette per l’avvocato e la sua complice.
Nell’auto della coppia è stato rinvenuto “un altro importante oggetto in cristallo, di dubbia provenienza, sul quale saranno condotti ulteriori accertamenti”.
Le opere recuperate, assicurate per un valore economico di 700mila euro, sono al momento custodite, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, dai Carabinieri del Nucleo di Torino, in attesa della formale restituzione alle istituzioni tedesche.