ROMA – È il giallo il protagonista de “I colori dell’arte”, in onda mercoledì 1° marzo alle 21.15 su Rai 5, per “Art Night” condotto da Neri Marcorè.
Colore della luce, del fuoco, della prosperità, il giallo è stato molto amato dagli antichi. È inoltre il colore preferito dall’Oriente, mentre nel mondo occidentale non gode della stessa reputazione, forse perché soppiantato dal valore della sua variante “oro”.
Il giallo ocra
L’analisi dei gialli parte da quelli più antichi: quello dell’ocra, ad esempio, che dalla preistoria è arrivata a oggi, e viene ancora prodotta solo in un luogo, la Société Ocres de France di Apt in Francia.
Poi c’è quello dei tintori medievali, estratto dalla pianta di Reseda nel Jardin des plantes tinctoriales di Lauris in Francia.
La variante oro
L’oro è sicuramente il protagonista assoluto delle rappresentazioni artistiche di tutte le civiltà, dagli Egizi a cui appartengono molti dei pigmenti utilizzati dall’antichità al Rinascimento, fino all’arte contemporanea.
Il Museo Egizio di Torino è quindi una delle principali fonti di conoscenza al mondo sui colori degli antichi egizi, e ancora una volta ha una parte fondamentale in questo racconto.
Nel Medioevo, l’oro diventa simbolo della luce divina e come tale risplende nei fondi delle miniature e dei dipinti su tavola, come nelle tessere auree dei mosaici.
L’Italia è piena di esempi di ogni tipo, tra cui la Chiesa di San Lorenzo fuori le mura a Roma con antichissimi mosaici restaurati dall’Istituto Centrale del restauro di Roma, come racconta Carla D’Angelo.
C’è poi il percorso arabo normanno Sito Unesco che, da Palermo con la Chiesa dell’Ammiraglio, porta a Monreale con la Cattedrale e il Chiostro di Santa Maria Nuova, raccontati da Maria Andaloro, storica dell’arte bizantina e da Mauro Sebastianelli, restauratore.
Marco Ciatti, Soprintendente emerito dell’Opificio delle Pietre Dure di Firenze, parlerà di una tonalità protagonista delle tavole a fondo oro estremamente diffuse sia nel Medioevo sia nel Rinascimento.
Tra le tavole più belle ci sono i polittici quattrocenteschi del Vivarini, restaurati dall’Istituto Centrale per il Restauro di Roma e conservati nella Chiesa di San Zaccaria a Venezia, raccontati dalla direttrice dell’Istituto Centrale per il Restauro, Alessandra Marino, dalla restauratrice Francesca Fumelli e dallo storico dell’arte Giuliano Romalli.
Da non dimenticare l’oro delle miniature, come quello del Manoscritto De Balneis Puteolanis conservato alla Biblioteca Angelica di Roma, di cui parla Lucinia Speciale, storica delle miniature, dell’Università del Salento.
Il giallo cromo
Anche le prime esperienze fotografiche erano gialle. A svelare i segreti della stampa all’albumina sarà Simona Turco, funzionario archivista dell’Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione di Roma.
Infine, se c’è qualcuno che ha saputo riabilitare il giallo e fargli prendere un nuovo posto nella storia è stato Vincent Van Gogh. A raccontare del suo giallo cromo sarà Letizia Monico, ricercatrice del Cnr-Scitec.