ROMA – Grazie ad un accordo tra Touring Club Italiano e Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, a partire da già da gennaio 2017, sarà possibile visitare la Collezione di arte contemporanea Farnesina, conservata nelle sale di rappresentanza e nei corridoi di Palazzo della Farnesina. Saranno i volontari specialisti del Touring Club Italiano, a condurre i visitatori attraverso la linearità marmorea disegnata da Enrico Del Debbio negli anni ’50.
La Collezione Farnesina nasce nel 2000 su iniziativa dell’allora Segretario Generale Ambasciatore Umberto Vattani, per sottolineare un preciso indirizzo progettuale del Ministero, che ha fatto della ricerca artistica contemporanea un ambito d’intervento strategico della propria politica culturale.
Alcuni dei più famosi artisti in collezione sono: Kounellis, Novelli, Vedova, Pistoletto, Mauri, Alviani, Marini, Martini, Dorazio, Accardi, Sanfilippo, Spalletti, Merz, Rotella, Fioroni, Maselli, Varisco, Garutti, Galliani, Tirelli, Nunzio, Favelli, Ruffo e Pietrella.
Solitamente aperta solo in occasioni straordinarie, da gennaio la Collezione Farnesina si potrà ammirare ogni ultimo venerdì del mese. Le visite accompagnate si terranno dalle 10 alle 16 con prenotazione dal sito internet: www.collezionefarnesina.esteri.it.
Franco Iseppi, Presidente del Touring Club Italiano, afferma: “Siamo molto orgogliosi della collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale per l’apertura alle visite del Palazzo della Farnesina un incarico di grande prestigio che ci è stato affidato, dopo quello per l’apertura alle visite del Palazzo del Quirinale, e che ci permette di restituire agli italiani e ai turisti una parte significativa del nostro patrimonio artistico. Il Touring ribadisce, ancora una volta, il proprio ruolo di servitore civile delle istituzioni, una vocazione che gli appartiene fin dalla sua fondazione e che oggi è quanto mai importante e necessaria al Paese.”
A Roma, i Volontari Touring, che sono 290, accolgono i visitatori anche al Palazzo del Quirinale da oltre un anno, e da qualche mese al Museo Hendrik Christian Andersen e al Museo Boncompagni Ludovisi.